Imparare a riconoscere e curare una distorsione della caviglia


Chiunque abbia praticato uno sport sa che la distorsione alla caviglia è uno degli infortuni più frequenti e anche uno dei più fastidiosi. Questo per via del fatto che si parla dell’articolazione posta più in basso, collocata fra la gamba e il piede, nonché una delle più delicate: soprattutto perché il peso del corpo, gioco forza, finisce per gravare in questo punto. Per questo è importante imparare a riconoscerla subito e a curarla nella maniera più adeguata in base alla gravità della situazione. 

Come avviene e quali sono i sintomi 

Il termine stesso “distorsione” indica un infortunio dovuto al torcersi dell’articolazione della caviglia. Ovvero, quando l’articolazione si piega o si sposta in modo innaturale andando oltre il proprio raggio di movimento, i tendini e i legamenti che la compongono possono danneggiarsi. Attenzione però, esistono infatti diversi tipi di distorsioni, con diversi livelli di gravità: una caviglia può infatti distorcersi con un movimento innaturale verso l’esterno o verso l’interno, mentre i legamenti e i muscoli possono stirarsi o lesionarsi e nei casi più gravi rompersi. 

Le cause di una distorsione possono essere diverse, anche se spesso la si procura poggiando male la punta del piede e ruotando la caviglia verso l’interno o l’esterno: in base all’energia e alla forza impiegata durante questo movimento innaturale, i danni possono farsi più o meno estesi. Imparare a riconoscerne i sintomi poi, fortunatamente, non è poi così difficile dato che in genere sono piuttosto chiari: intanto la si prende sempre dopo un trauma che porta un immediato dolore fisico, spesso accompagnato da una fitta. Detto ciò, una caviglia post-distorsione produce spesso un gonfiore localizzato oppure la presenza di ematomi o ecchimosi (zone nere o rosse). 

Come comportarsi in caso di distorsione 

Il comportamento da avere in questi casi dipende sempre dalla gravità della situazione, ma è comunque consigliabile intervenire immediatamente. La prima cosa da fare è mettere subito il ghiaccio, ricordandosi di farlo evitando il contatto diretto con la pelle per evitare ustioni da freddo. In seguito, servirà attendere che la caviglia si sgonfi per poter fare una lastra o una risonanza magnetica: è utile per verificare l’eventuale presenza di danni ai legamenti. 

Naturalmente, qualunque sia la gravità della situazione, bisogna difendere la caviglia da altri traumi, soprattutto quando si è in piena fase di recupero: il suggerimento, è di affidarsi ad un tutore per limitare i movimenti della parte colpita. Se non ci si sente in grado di muoversi, è possibile affidarsi a siti come shop-farmacia.it che si occupa anche della vendita di prodotti ortopedici online e porta direttamente a casa l’ordine. Altri trattamenti utili sono ovviamente i farmaci contro il dolore e le infiammazioni sia topici che in pastiglie, insieme a terapie come il laser, che aiuta le articolazioni a ristabilirsi. Per aiutare il processo di guarigione inoltre, si possono utilizzare anche rimedi naturali come ad esempio l’arnica, dalle forti proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. 

Quando ci si fa male alla caviglia, è importante agire immediatamente e seguire tutti i passaggi necessari per un recupero che possa dirsi completo e attento.

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