Imperi

di FRANCESCO GRECO - In tempi di imperi in crisi, culturale e politica, di leadership lesionate e di disimpegno dalle aree calde per seguire la dottrina sovranista dell’America First. Di nuovi imperi che emergono e fanno shopping in Africa imponendo monocultivar che assoggettano quei popoli (Cina), è istruttivo fare la scansione degli imperi di ieri e l’altro ieri, da Costantinopoli al Medioevo delle guerre di religione, dagli Urali fino a Lepanto e dintorni. Mentre sfuma il sogno imperiale dell’Isis, di tornare a colonizzare l’Europa, dalla Spagna ai Balcani.     
   
Avendo come italiani grosse lacune in storia e in economia, forse sarebbe utile per provare a capire l’oggi così barocco e inafferrabile.
   
Lo fa da par suo, con l’autorevolezza che gli si riconosce (anche se il professore emerito di Storia medievale tende a derubricare le colpe storiche della Chiesa), Franco Cardini ne “Il Sultano e lo Zar” (Due imperi a confronto), Salerno Editrice, Roma 2018, pp. 276, euro 15,00, collana “Aculei” diretta da Alessandro Barbero.
   
Con una cifra divulgativa, Cardini affronta e sviluppa il background (“sottosuolo”) e le dinamiche interne degli imperi, gli intrecci dei secoli, i personaggi (zar, sultani, imperatori), la loro psicologia, le battaglie e le guerre d’espansione. Fin negli aneddoti più minuti e quotidiani. 
  
Ne deriva un affresco in cui si trasfigura la storia dell’uomo anche sotto l’aspetto antropologico. I popoli e le loro classi dirigenti in fondo sono sempre uguali a se stessi, il marketing politico, la propaganda, l’immaginario individuale e collettivo. 
   
Forse l’epoca che viviamo, del pixel tracimante, l’intelligenza artificiale e il sempre connessi, cambierà queste categorie culturali e percezione del reale (guru, santoni e ciarlatani ci stanno provando). Ma ciò potranno dirlo solo gli storici (i Cardini) di domani. 

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