Malattia che hai Santo che ti protegge: ‘I Santi protettori degli Otorinolaringoiatri’

di VITO FERRI - Ogni anno (3 febbraio) ricorre la festività di San Biagio, indiscusso protettore della gola e degli Specialisti Otorinolaringoiatri. L’Otorinolaringoiatra è notoriamente lo specialista di altri due apparati: l’orecchio ed il naso. Forse non è altrettanto noto che anche questi due organi di senso (udito ed odorato) hanno un Santo protettore in San Cono da Naso (Me). La curiosità di conoscere quanto di più sulla vita di questi due Santi ha indotto gli autori a ricercare nella storia, e talvolta nella leggenda, notizie sulla loro esistenza, integrandole con la storia e la tradizione popolare ci tramandano, talvolta condite da “pillole” di folclore e amenità.

In occasione del 106° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringologia, che si terrà a Rimini dal 29 maggio al 1° giugno prossimi, sarà fatto omaggio ai congressisti del volume “I Santi Protettori degli Otorinolaringoiatri tra storia, leggenda e tradizione” (ECA Editrice), scritto a tre mani da Domenico Petrone, direttore dell’U.O.C. di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale “Di Venere” di Bari-Carbonara, Matteo Gelardi, otorinolaringoiatra e citologo nasale al Policlinico di Bari e Presidente della Accademia di Rinologia (AICNA), e Vittorio Polito, giornalista e scrittore.

In particolare Gelardi ha scoperto che a Naso (Messina) si onora San Cono (o Conone), che insieme al più noto San Biagio, proteggono rispettivamente gli organi di senso dell’udito, del naso e della gola, coinvolgendo Petrone e Polito e dando così il via alle ricerche finalizzate alla raccolta della storia e dell’iconografia di quest’ultimo Santo, meno noto ai più.

Gelardi ha anche organizzato a Naso un esclusivo Congresso di Rinologia “Inter-Accademico AICA-IAR”, anche per saperne di più su San Cono che, come detto, risulta essere protettore del naso e dell’orecchio.

Ed ecco che Cono o Conone Navacita, figlio del conte normanno Anselmo, governatore della città, ancora ragazzo abbandonò la casa e le ricchezze e si ritirò nel locale convento di San Basilio. Trasferito al Convento di Fragalà, nel comune di Frazzanò, ebbe come maestri spirituali san Silvestro da Troina (1110-1164) e san Lorenzo da Frazzanò (1116-1162), che lo prepararono al sacerdozio. Conone, dopo l’ordinazione, continuò a manifestare segni di vocazione all’eremitaggio e, col permesso dei superiori, si ritirò in una grotta, che prese il nome di Rocca d’Almo. Ben presto la sua fama di santità superò i confini di Naso. Richiamato al monastero dai suoi superiori, fu eletto Abate. In seguito, al ritorno a Naso da un pellegrinaggio in Terra Santa, elargì ai poveri la ricca eredità del padre e si ritirò nella grotta di San Michele. La città era stata colpita da un morbo contagioso e i nasitani si rivolsero allora all’Abate che li liberò dalla malattia. Del miracolo vi è ricordo nello stesso stemma della città. Morì a 97 anni, un venerdì Santo del 28 marzo 1236. Canonizzato nel 1630, san Cono è patrono di Naso.

Il volume che racconta storia, vita, miracoli, curiosità, preghiere e poesie relative ai due Santi Biagio e Cono, si avvale della prefazione del prof. Claudio Vicini, presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, che valuta la pubblicazione “Molto gradevole la veste editoriale e l’iconografia, strutturata con gusto e intelligenza”, e raccomanda i lettori di “portare a termine la lettura di tutto il volumetto che ristorerà nel riposo il fisico e arricchirà lo spirito”.

La pubblicazione, che si avvale del coordinamento di Valentina Faricelli, Virginia Gigante e Antonio Lauriola, progetto grafico di Lara D’Onofrio, è stata realizzata con il contributo dell’Istituto Acustico Maico e del Gruppo Menzietti.

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