Pride a Roma, cori contro Salvini


ROMA - Al canto di 'Bella ciao' i partecipanti hanno sfilato al Roma Pride, il corteo per i diritti delle persone omosessuali in corso nella Capitale. Dal fondo della manifestazione intanto arrivano le note del repertorio 'tradizionale' delle iniziative Lgbt, dalle canzoni di Raffaella Carrà ai grandi successi disco.

"L'attacco alle famiglie arcobaleno - ha dichiarato il presidente delle Famiglie arcobaleno Gianfranco Goretti - è stato fin da subito, con il ministro Fontana, con il decreto sul ripristino di 'mamma e papà' sui documenti... Sicuramente c'è la volontà di cancellarci". Così in attesa del via al Roma Pride "Noi non chiediamo diritti ma doveri - ha aggiunto - i nostri bambini non hanno riconoscimento, noi invece vogliamo essere inchiodati alle nostre responsabilità genitoriali".

Numerosi i cori "Odio la Lega". Presente anche un 'santino' con una madonna in trono che schiaccia sotto il piede il volto del ministro dell'Interno Matteo Salvini; su un cartello il vicepremier è raffigurato truccatissimo, mentre su un carro il logo della Lega è tramutato in 'Lega Pop - prima le italiane'. 

"Questo è un Pride speciale, a 50 anni dai fatti di Stonewall che è stata la scintilla della rivoluzione del movimento, e a 25 anni dal primo grande Pride moderno e unitario a Roma. 'Nostra la storia, nostre le lotte'". Così il portavoce del Roma Pride e presidente del Circolo Mario Mieli Sebastiano Secci. 
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