Domani a Bari “Aima”, la giornata organizzata dall’Unione del Sangue di Cristo

di LUIGI LAGUARAGNELLA - Tra i temi e le attività del mese missionario di Ottobre a cui la Chiesa dedica ogni anno, a Bari domenica 13 si vivrà una giornata di riflessione e condivisione. Ad organizzarla sono i Missionari del Preziosissimo Sangue, presenti nel capoluogo pugliese nella parrocchia del centro cittadino (oltre ad essere presenti a Putignano nella chiesa di San Filippo Neri), insieme alle Adoratrici del Sangue di Cristo.

La giornata intitolata "Aima, sulle strade della storia", è rivolta a tutte le persone vicine alla Spiritualità del Sangue di Cristo (Usc è la sigla del movimento legato alla Congregazione del Preziosissimo Sangue): i gruppi provenienti da diverse parti della Puglia dal Salento alla provincia di Foggia e il barese, ma anche dalla Calabria, dalla Basilicata si riuniranno a Carbonara presso l'istituto Santa Maria De Mattias e nel pomeriggio alla Basilica di San Nicola. Parteciperanno a questa giornata oltre 200 persone.

Durante la mattinata è previsto l'intervento di don Luigi Maria Epicoco, ospite della giornata e successivamente la "Compagnia dei Miracoli" di Putignano darà spazio all'arte del teatro sul tema del Sangue e della storia prendendo spunto da un musical diretto da Gianluca Gibilisco seminarista dei Missionari. Nel pomeriggio nella Basilica di San Nicola si celebrerà la messa, mentre sul sagrato si concluderà la giornata con un flashmob: un reading con letture di testimonianze organizzato dai giovani della parrocchia del Prez.mo Sangue e una coreografia in cui si esibiranno nel "Cerchio della vita" le ragazze del gruppo danza del Preziosissimo Sangue in San Rocco diretto da Katia Laguaragnella.

"Aima" è un modo per radunare in una "famiglia di famiglie" attorno alla Spiritualità del Sangue su cui San Gaspare del Bufalo e Santa Maria De Mattias hanno fondato le due congregazioni e che hanno portato missionari e suore ad operare in tutto il mondo.

L’obiettivo di questo incontro è semplicemente quello di rispondere alla “chiamata della gioia” come affermano gli organizzatori: “E’ un modo di far festa intorno alla Parola Sacra. La spiritualità del Sangue ci fa figli e fratelli. “Aima” intende essere un esempio di quella chiesa viva che risponde alla chiamata. “E’ l’opportunità di riunire giovani e famiglie che vivono la relazione a partire da una fede e allo stesso tempo rispondere alla chiamata di vivere le sfide della nostra epoca caratterizzata da tanti bisogni”.
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