Hong Kong, Carrie Lam: "Soluzione pacifica". Ieri 154 arresti e 38 feriti

di PIERO CHIMENTI - All'incirca 30 manifestanti hanno lasciato questa mattina il Politecnico di Hong Kong, sotto l'assedio della polizia da oltre due giorni. Secondo il network pubblico Rthk, gli studenti si sono arresi alla polizia intorno alle 10:00 (le 3:00 in Italia), chiedendo aiuto al personale paramedico che ha fornito coperte d'emergenza e sedie a rotelle. Quasi contestualmente, la governatrice Carrie Lam ha detto in conferenza stampa che oltre 100 persone erano ancora arroccate nel campus, mentre 600 erano andate via, tra cui 200 minori.
Carrie Lam si è detta "molto preoccupata per la pericolosa situazione" del Politecnico assediato dalla polizia, puntando ad avere "una soluzione pacifica" per superare lo stallo.

Rimane alta la tensione in città, dove la polizia si è scontrata con i manifestanti arroccati presso il Politecnico di Hong Kong. Nella notte si sono registrati 38 feriti, di cui 5 in gravi condizioni. La polizia, dopo aver chiesto la resa ai ribelli, ha intimato loro di essere pronta a sparare, nel caso vi fosse bisogno, con pallottole vere.

Le minacce delle autorità, però, non fermano le proteste in quanto una decina di manifestanti vestiti di nero e con la maschera hanno bloccato nuovamente Nathan Road. Dagli Usa e Ue si sollevano voci di proteste per le violenze, con Washington che definisce "uso della forza ingiustificato e invitano le parti ad astenersi dalla violenza e di impegnarsi in un dialogo costruttivo", chiedendo così l'intervento della Cina affinché garantisca la libertà a Hong Kong. Dello stesso tenore è l'invito della Ue, che chiede alle parti di rinunciare alla violenza.
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