Intervista: Vanessa Scalera, il successo di Imma Tataranni e il legame con la Puglia


BARI - La fiction del sostituto procuratore Imma Tataranni è stata una grande novità del palinsesto televisivo italiano, una boccata d'aria fresca e di novità che mancava da tempo. Nelle vesti dell'irriverente e coraggiosa Imma, si cela la bravura dell'attrice pugliese Vanessa Scalera, che con la sua spiccata ironia , è riuscita a conquistare il pubblico della domenica sera di Rai 1.

Chi è Imma Tataranni: sostituto procuratore a Matera, è una donna coraggiosa e forte, bizzarra come nel suo abbigliamento. La serie è tratta dai romanzi del Premio Campiello Mariolina Venezia “Come piante tra i sassi”, “Maltempo” e “Rione Serra Venerdì” (editi da Einaudi). Vanessa Scalera è un’attrice italiana ed è originaria di Latiano (BR), in Puglia. Attrice teatrale e cinematografica, ha lavorato con registi come Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Marco Tullio Giordana, Filippo Gili, Antonio Pierfederici. Il Giornale di Puglia ha avuto il piacere di incontrarla.

Adesso che è terminata la prima stagione di Imma Tataranni, mi dica, sente nostalgia? 
Da quando è terminata l'avventura di Imma, si è presentata pesantemente la nostalgia di lasciare la troupe con cui ho passati sei meravigliosi mesi, facce che con l’andare del tempo sono diventate amiche. Ho condiviso questi mesi con persone splendide.

Le capita di andare in giro ed essere riconosciuta dalla gente? 
Vengo riconosciuta difficilmente per strada, probabilmente perché il personaggio che ho interpretato è completamente diverso da me.

In cosa le somiglia il personaggio della Tataranni? 
Nell’essere meridionale, nello sguardo disincantato ed ironico che ha nell’affrontare la vita.

Quando fu scelta per questo ruolo quale fu la sua reazione? 
Un giorno Francesco Amato, il regista, mi chiamò dicendomi che avevo superato il provino. Ero incredula! Sono rimasta inebetita per giorni. Troppo felicità a volte paralizza. Grazie a questo ruolo ho scoperto anche un nuovo lato di me.


L'ispettrice Imma Tataranni a scuola era una secchiona. E lei che rapporto aveva con i libri?
Con la scuola ho avuto fino alle medie un buon rapporto. L'adolescenza poi ha rotto gli argini e le scuole superiori le ho fatte solo perché obbligata. Raramente studiavo ed era magnifico a volte scegliere di marinare. Sono stati anni straordinariamente liberi e pieni di meravigliosa incoscienza. Totalmente differente in questo dalla Tataranni.

Quando si è avvicinata al mondo della recitazione? 
Ho iniziato a recitare a 19 anni appena arrivata a Roma, ma mi sono esercitata sin da piccola, imitazioni, spettacoli rudimentali da me allestiti, poesie declamate a quei poveri parenti che erano costretti ad ascoltarmi.

Nella vita privata chi è Vanessa?
Non lo so, o meglio, lo so benissimo ma fatico a descrivermi. Essere lucidi ed obiettivi su se stessi è la cosa più difficile del mondo. Sono un mappamondo che a volte gira al contrario, con pochissimi confini.

Da piccola, in Puglia, come trascorreva le sue giornate?
Amavo stare con mia nonna e con tutte le donne del vicinato e d’estate poi radunarsi per strada sedute sull’uscio di casa fino a tarda notte. Mi piaceva sentirle parlare, ridere, litigare. Avevano tutte l’energia delle ragazze ai primi amori, un vero teatro.

Quali altri progetti le attendono? 
In questo periodo sono impegnata sul set di 'Romulus’ la serie che andrà in onda su Sky, diretta da Matteo Rovere.

Non ci resta che chiederle se ci sarà una seconda stagione della fiction...
Io spero proprio di sì. Hanno iniziato a scrivere, almeno così mi dicono...(ride, ndr).


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