Venezia in ginocchio, seconda marea si ferma a 150 cm. Conte: "Situazione drammatica"

VENEZIA - Venezia trema per l'alta marea: dopo il record di ieri alle 22.50, con il picco di acqua ad un metro e 87 - la seconda misura nella storia della Serenissima subito dietro ai 194 centimetri del 1966 - stamani ne è arrivata un'altra che si è attestata sui 150 centimetri.

I danni, da stimare con certezza, sono nell'ordine delle centinaia di milioni di euro, ha anticipato il sindaco Luigi Brugnaro, che ha passato la notte a far sopralluoghi in ogni dove, ed ha chiesto la dichiarazione di stato di emergenza. In città, nel pomeriggio, è arrivato anche il premier Giuseppe Conte - "è una situazione drammatica, c'è una comunità che soffre", ha detto - che si fermerà a Venezia anche domani. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco Brugnaro per informarsi delle condizioni della città.

Il ministro degli esteri e leader M5S, Luigi Di Maio, ha annunciato una moratoria per famiglie e imprese.
DUE MORTI - Si registrano due morti: due persone hanno perso la vita nell'isola di Pellestrina. Il primo è un anziano di 78 anni, rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata, mentre un secondo abitante dell'isola è deceduto anche lui in casa, probabilmente per cause naturali.


SINDACO: "DANNI MOLTO INGENTI" - "Le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro. Qui non si tratta di quantificare i danni soltanto, ma del futuro stesso della città. Perchè lo spopolamento di Venezia nasce anche da questo". Così il sindaco Luigi Brugnaro, nella conferenza stampa per fare il punto della situazione dopo la grande acqua alta di ieri. "Se un giovane vede che stiamo dando della soluzioni pensa di a vivere in centro storico - ha aggiunto - altrimenti pensa solo ad andar via, perchè non si riesce più a vivere in questo modo".

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