Nuovo contratto di gas e luce: come muoversi e quale procedura seguire

A luglio 2020 diventerà obbligatorio il passaggio al mercato libero dell’energia. Questa situazione sta spingendo molte famiglie italiane verso un cambio di fornitore, che presuppone la firma di un nuovo contratto per la fornitura di gas e luce. In realtà, a prescindere dalla grande novità, esistono tante altre motivazioni che possono spingere alla sottoscrizione di un nuovo contratto, come ad esempio in caso di acquisto di una nuova casa o di una ristrutturazione. Per non parlare della volontà di risparmiare, che spinge sempre più cittadini a trovare le soluzioni più convenienti. Ecco perché oggi vedremo nel dettaglio come muoversi e quale procedura seguire per l’attivazione di un nuovo contratto energetico. 

Scegliere il nuovo fornitore di luce e gas
Quando arriva il momento di selezionare un nuovo fornitore, bisogna partire da certi parametri che vanno studiati con calma. Le offerte e i contratti più convenienti, infatti, sono quelli che si adeguano alle abitudini di consumo personali. Questo è il motivo principale per cui cambiare operatore porta solitamente a risparmiare. Senza considerare che oggi si possono stipulare dei contratti direttamente online, che comportano degli indubbi vantaggi economici. Sottoscrivere un contratto di luce e gas con Acea Energia, ad esempio, permette di trovare delle opzioni in linea con il proprio portafoglio, riuscendo così a pagare solo il necessario.

Quali sono i documenti da presentare
Nel caso si scelga di sottoscrivere un contratto online, bisognerà presentare la documentazione in via telematica e fare tutto sui portali dedicati o sfruttando le applicazioni pensate per garantire un accesso semplificato all’abbonamento. In alternativa è possibile procedere in maniera classica, dunque aderendo a un’offerta presentata via telefono dal call center o dall’agente commerciale in persona. Ad ogni modo, ci sono alcuni documenti fondamentali da presentare: si parla ad esempio della carta d’identità del futuro intestatario, insieme al codice fiscale e ai vari recapiti (come il numero di cellulare e l’email). Bisogna poi comunicare anche i codici POD e PDR, indicando la potenza del contatore nel caso del contratto per la fornitura elettrica.

Nuovo contratto: ecco come muoversi
In realtà è piuttosto semplice attivare un nuovo contratto, dato che basta presentare i documenti necessari e attendere lo svolgimento della pratica. Le tempistiche non dovrebbero rappresentare un problema perché, di solito, il nuovo fornitore è tenuto al completamento della procedura entro sette giorni lavorativi, pena un rimborso per l’utente che può andare dai 35 euro in su. Diverso il caso del cambio di fornitore, perché lo switch può richiedere delle tempistiche più lunghe. Per quanto riguarda il gas, i tempi di attesa possono arrivare fino a un massimo di dodici giorni lavorativi.

Per quanto richieda un certo d’impegno, conviene sicuramente affrontare questo iter considerando tutti i vantaggi che ne derivano e perché è meno complesso di quanto si possa pensare grazie alle nuove opportunità offerte dai canali digitali.
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