Emiliano saluta i giovani pugliesi in partenza con il Treno della memoria

BARI - “Questa sarà un’occasione di amicizia, di viaggio: esperienze che a tutte le età sono bellissime. Però questi ragazzi stanno soprattutto andando per conto della Regione Puglia a fare un viaggio di testimonianza. Che è una cosa diversa. Il viaggio della memoria è una cosa diversa. Ognuno di noi sa che c’è qualcuno tra le persone che conosciamo che ha bisogno che noi gli spieghiamo e gli raccontiamo quello che abbiamo visto e provato andando in questi luoghi così terribili e importanti per la storia dell’uomo. Loro si sono preparati per fare questo viaggio. C’è una grande consapevolezza e quindi provo molto orgoglio per questi studenti e per gli organizzatori che stanno facendo un viaggio lunghissimo per il centro Europa: sono ragazzi speciali”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che oggi ha portato il suo saluto ai giovani delle scuole pugliesi in partenza con il Treno della Memoria in Polonia per la visita dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau. 

La Regione Puglia partecipa anche per il 2020 alla costruzione e realizzazione del progetto “Treno della memoria” che, attraverso le testimonianze dirette e portando migliaia di studenti nei luoghi dello sterminio, riesce ad avvicinare alla conoscenza di ciò che fu il grande processo di produzione sociale di odio e indifferenza che interessò l'Europa e il mondo nel periodo storico trattato. La sedicesima edizione del progetto vede la partecipazione di circa 2000 giovani, provenienti da 70 istituti di scuola superiore e 50 comuni pugliesi.

Anche in questa nuova edizione del “Treno della Memoria”, un importante spazio progettuale è dedicato alla memoria del movimento di resistenza antinazista “La Rosa Bianca” promosso da giovani universitari tedeschi nella città e provincia di Monaco. La decisione è supportata dalla necessità di porre i giovani al centro del percorso di formazione elaborato dalle associazioni “Tdf Mediterranea” e “Treno della Memoria”, al fine di riaffermare la centralità delle scelte che ogni ragazzo/a è chiamato a fare nel proprio percorso di crescita. Il percorso prevede momenti di formazione storica e laboratoriale che permetteranno ai partecipanti di conoscere un frammento di storia, ai più sconosciuto che, tuttavia, rappresenta un esempio di rettitudine e di fedeltà ai principi e ai valori democratici tra Budapest, Auschwitz e Cracovia.
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