"Puglia sotto tiro”: in fiamme anche l’auto della moglie dell’assessore Di Gioia

BARI - Un'escalation di atti intimidatori si sono verificati negli ultimi due mesi nel Comune di Cellamare. Tutto inizia il 6 dicembre 2019 quando il primo cittadino Gianluca Vurchio riceve una prima lettera di minacce. Un'intimidazione chiara e diretta, subito denunciata ai carabinieri della Stazione di Triggiano. Successivamente, l'8 gennaio 2020, una bomba distrugge gli spogliatoi del nuovo campo sportivo, inaugurato da neanche un anno. Infine, la scorsa notte l'incendio dell'auto della moglie dell’assessore all’Urbanistica, Nicola Di Gioia.

Un'ondata di intimidazioni che insieme a quelle verificatesi nel foggiano – tra cui le due auto incendiate al consigliere comunale di San Nicandro Garganico, Costantino Sassano insieme all’incendio di 23 mezzi della Buttol, ditta incaricata del servizio di igiene urbana per il Comune di San Severo, più il tentato incendio all'auto del sindaco di Carapelle, Umberto di Michele  - fanno registrare una situazione allarmante.

“La Puglia ormai è un caso nazionale sulla quale chiediamo una grande attenzione e risposte concrete da parte del Governo – ha dichiarato il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo d’Arienzo, Sindaco di Monte Sant'angelo (Fg) -. Dopo gli omicidi, le bombe e gli scioglimenti dei consigli comunali per mafia, ancora sotto tiro gli amministratori pubblici. Come Foggia, Cellamare non deve sentirsi sola. I suoi amministratori non devono sentirsi soli, non lo sono, come hanno già dimostrato i suoi abitanti nella fiaccolata del 14 gennaio scorso. Il Sindaco Vurchio e la sua squadra sappia che tutta Avviso Pubblico gli è vicina, come siamo vicini alle comunità di San Nicandro Garganico e di Carapelle per gli atti delle settimane scorse. Mercoledì 5 febbraio, insieme a Libera Puglia con la quale stiamo costruendo un percorso comune verso la grande manifestazione del 21 marzo in occasione della XXV Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, la nostra riunione di coordinamento la terremo proprio a Cellamare per far sentire la nostra vicinanza al Sindaco Vurchio, all’assessore Di Gioia e a tutta l’amministrazione comunale”.

“È necessario che lo Stato, le Istituzioni tutte facciano sentire la loro vicinanza a chi è sul territorio – ha dichiarato il Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico, Davide Carlucci, Sindaco di Acquaviva delle fonti – Qui nella provincia di Bari, così come in quella di Foggia come dimostrano i recenti episodi, la situazione sta diventando sempre più pericolosa. Per troppo tempo abbiamo sottovalutato i segnali che arrivano da questa terra, attraverso le indagini portate avanti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine. È arrivato il momento di reagire, di prenderci ognuno la propria responsabilità: bisogna muoversi e schierarsi. Noi sindaci ci stiamo mobilitando ma è necessario un maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine. Auspichiamo pertanto che in tempi rapidi vengano potenziati gli organici della polizia per aumentare la loro presenza sul nostro territorio. È quanto mai necessaria per la difesa di questa bellissima terra”.

Avviso Pubblico nell'esprimere solidarietà e vicinanza al Sindaco di Cellamare, Gianluca Vurchio, all’assessore all'urbanistica Nicola Di Gioia, all'Amministrazione e ai cittadini di Cellamare, auspica che le forze dell'ordine e la magistratura possano fare chiarezza in tempi rapidi sui responsabili di questi vili gesti.

Avviso Pubblico evidenzia inoltre come i numeri del Rapporto “Amministratori sotto tiro” degli ultimi anni segnalano un notevole aumento degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali in tutta la Puglia.
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