I 150 anni di Roma Capitale d'Italia nel 91mo dei Patti Lateranensi

di NICOLA ZUCCARO - L'11 febbraio 1929, nel palazzo di San Giovanni in Laterano, furono sottoscritti gli accordi che, risolvendo definitivamente la Questione romana (il problema dell'indipendenza del Papa e della Santa Sede, sorto a seguito dell'annessione di Roma all'Italia e la conseguente fondazione della Città del Vaticano), costituirono l'atto normativo fondante la regolazione dei rapporti fra lo Stato italiano e la Santa Sede.

Furono 3 i distinti documenti firmati dal Segretario di Stato Card.Pietro Gasparri e dal Capo del Governo italiano Benito Mussolini e che riguardarono il Trattato, il Concordato e la Convenzione finanziaria.

Essi disciplinavano le condizioni della Chiesa Cattolica in Italia, riconoscendo ad essa il libero esercizio del potere spirituale e della giurisdizione in materia ecclesiastica. Inoltre, regolavano la posizione giuridica dei vescovi e del clero, nonchè il regime del matrimonio, degli edifici di culto e affermavano il principio della religione cattolica quale religione di Stato.

Il 18 febbraio 1984, a 55 anni di distanza dalla prima firma, si è giunse alla sottoscrizione di un nuovo Concordato firmato a Villa Madama dal presidente del Consiglio dei Ministri On. Bettino Craxi per il Governo italiano e dal Segretario di Stato Vaticano Cardinale Agostino Casaroli e quale atto di revisione dei precedenti accordi. Fu formalizzata l'affermazione del principio dello Stato in materia religiosa che di fatto accreditava il Cattolicesimo quale religione di maggioranza e non più unica (quanto assoluta) per i credenti italiani.

Anniversari che, pur avendo già superato le cifre tonde, assumono eguale importanza a pochi giorni di distanza dall'apertura dei festeggiamenti per i 150 anni di Roma Capitale d'Italia.

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