Famosi e malati: Gioacchino Rossini


VITTORIO POLITO – Pare che Gioacchino Rossini (1792-1868), in età adulta, nel frequentare una ragazza dai costumi non proprio irreprensibili, avesse contratto la blenorragia, complicatasi successivamente in cistite e uretrite cronica, disturbi che lo accompagnarono tutta la vita. A quei tempi non erano ancora disponibili antibiotici per cui nessuno poté alleviare le sofferenze del maestro, la qual cosa lo angosciava non poco, anche per i sensi di colpa e la vergogna.

Per la mancanza di terapie mirate per la gonorrea, l’uretrite si complicò in stenosi uretrale e conseguenti forti dolori alla minzione. Ma, nonostante ciò, continuava a comporre, dando ai brani dei titoli strani come “Prélude convulsif”, Étude asmatique” o “Valse torture” (non si sa se quest’ultimo brano sia stato ispirato dalle “emorroidi” del quale soffriva pure).

Ma Rossini era affetto anche da altre patologie oltre la gonorrea, come la bronchite cronica, l’enfisema (era un accanito fumatore), la sindrome maniaco-depressiva e da insufficienza cardiaca e non mancò neanche un cancro al colon, scoperto in un secondo tempo e diagnosticato dapprima per fistola anale. Il celebre chirurgo Auguste Nélaton lo operò due volte, ma al secondo intervento seguì una infezione della ferita operatoria, forse per un bisturi non sterile, che lo portò all’exitus.

Alcune sue opere: La cambiale di matrimonio, La Scala di seta, La Pietra del paragone, Tancredi, Il Turco in Italia, Elisabetta, Regina d’Inghilterra, Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, La gazza ladra, Mosè in Egitto, Semiramide, Il viaggio a Reims, Moïse et Pharaon, Guglielmo Tell, Stabat Mater, ecc.

Pesaro dedica dal 1980 un importante festival estivo, il “Rossini Opera Festival”. Le opere rossiniane sono, inoltre, modernamente edite, secondo aggiornati criterî filologici, a cura della Fondazione Rossini di Pesaro.

Alcune notizie sono state riprese dal volume di Luciano Sterpellone “Famosi e malati” (Società Editrice Internazionale).