Nella Basilica di San Nicola è presente anche il 'Trittico Nicolaiano' di Anna Maria Di Terlizzi


VITTORIO POLITO - Quest’anno, com’è noto, a causa del Covid-19, la Sagra di San Nicola si svolge in tono minore, anzi si celebrano solo le funzioni religiose richieste dalla Solennità, senza partecipazione di popolo, senza cortei e senza processioni.

In Basilica si svolgono tutte le funzioni religiose previste e collegate al nostro grande San Nicola, compreso il prelievo della Sacra Manna, che sarà fatto in modo riservato e senza la presenza del grande pubblico, che potrà seguire i riti previsti attraverso TV e canali social che sono disponibili a diffondere i sacri eventi.

Il Vescovo di Mira, anzi di Bari, risveglia in noi la nostalgia dell’unione, della presenza collettiva per festeggiare il nostro grande Protettore e pregare San Nicola, non soltanto per noi e per i nostri Paesi, ma per il mondo intero, affinché attiri la misericordia divina in questo momento di grande pericolo e paura.

Quello che mi piace segnalare alla vostra attenzione è che nella Basilica di San Nicola, proprio accanto alla statua del Santo, è presente il “Trittico Nicolaiano”, opera della scultrice barese Anna Maria Terlizzi del 1987. Si tratta del “Bassorilievo in bronzo raffigurante, al centro, il vescovo Nicola che prende possesso della cattedra dell’Abate Elia. Sulla sinistra e sulla destra sono rappresentati eventi storici e miracoli”. Unica opera di una donna nella Basilica barese.

In una visione storico-celebrativa della vicenda nicolaiana, vengono collocati nei pannelli di sinistra due eventi della storia di Bari: la partenza dei crociati dalla città e il Concilio di Bari con la presenza di Urbano II e S. Anselmo d’Aosta. Nei pannelli di destra sono rievocati tra le opere più note di S. Nicola: l’offerta delle tre piccole borse di monete a tre fanciulle, quale dote di matrimonio, e il miracolo di Adeodato. Al centro: il Santo Vescovo ascende, come detto, sulla Cattedra che l’Abate Elia, fondatore del Santuario Nicolaiano, fece scolpire per Urbano II in occasione del Concilio di Bari del 1098.

L’arte di Anna Maria di Terlizzi è intrisa di cultura millenaria. Le sue opere raccontano la vita e la storia dell’uomo, la Preistoria, il Medioevo ed anche la contemporaneità, attraverso bronzi, resine, collage, metalli preziosi. Già docente di discipline plastiche presso l’Istituto Statale d’Arte di Bari, vive e lavora a Bari. Le sue opere si possono ammirare nella Basilica di San Nicola, nelle Chiese di Sant’Enrico, Santa Croce, San Rocco, San Pasquale, nella Cattedrale di Grumo, e a Roma, nel Monastero di San Sisto.

Per le istituzioni pubbliche ha realizzato il busto di Giuseppe Di Vittorio, esposto a Gravina, quello di Giovanni Capaldi, fondatore del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, bassorilievi per la Baia di San Giorgio e il Porto di Bari.

Chi scrive ha l’onore di avvalersi per il suo libro “San Nicola, il dialetto barese, e…” (Levante), dell’immagine della pregevole opera dell’artista barese “San Nicola cavallo del gallo Barium”, gentilmente concessa, per la quale esprime gratitudine all’artista.

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