Mussolini 80


FRANCESCO GRECO - “Levate in alto i vessilli alla gloria del sole di Roma”. E fra le parole due pelate di Benito Mussolini. Inchiostro indelebile a sfidare il tempo: da 80 anni è sul frontespizio di un antico magazzino della lavorazione dei tabacchi orientali, a Montesardo, sud Salento (10 km dal Capo di Santa Maria di Leuca), su via Nazionale che attraversa il paese di origine messapica. E’, forse, una delle poche sopravvissute in Italia dagli anni Trenta del secolo scorso. Che i turisti si fermano a osservare durante l’estate.

Il magazzino, di cui era proprietaria la famiglia Lecci, diede lavoro alle donne del paese fino agli anni Settanta. Le tabacchine iniziavano la giornata alle 7 del mattino e finivano alle 4 del pomeriggio, con una piccola sosta a mezzogiorno. In paese ce n’erano altri due: della famiglia Nicolì e della Baronessa Sauli. Leggenda metropolitana vuole che nel 1939, il Duce, diretto a Santa Maria di Leuca per inaugurare le opere terminali dell’Acquedotto Pugliese, si sia fermato, incuriosito, a osservare la facciata con la sua effigie.

In realtà non è mai passato, era impegnato con la guerra in progress e all’inaugurazione intervennero: il ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, il vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, Monsignor Giuseppe Ruotolo, il podestà e la gente dei dintorni. Il Duce comunque un ruolo lo ebbe: fece arrivare da Roma la colonna romana tuttora esistente sul piazzale. Sono passati 80 anni e la scritta è ancora là, indelebile: la pioggia e l’usura del tempo non l’hanno scalfita.
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