Cosa fanno i pugliesi online?


La Puglia dimostra di essere una delle regioni con il maggior tasso di utilizzo della rete in Italia. Merito soprattutto degli sforzi dei vari enti locali per lo sviluppo della banda ultra larga su tutto il territorio. Negli ultimi mesi, infatti, circa 116 comuni hanno beneficiato degli interventi di copertura ultrabroadband di TIM per consentire a sempre più famiglie e imprese l’accesso ad internet veloce.

Nel dettaglio i 116 comuni pugliesi sono così distribuiti: 16 nella provincia di Bari, 6 in quella di Bari Andria Trani, 11 Brindisi, 28 Foggia, 43 Lecce e 12 nella provincia di Taranto. Inoltre l’obiettivo è quello di intensificare i propri programmi di cablaggio portando entro dicembre la fibra al 90% delle famiglie che utilizzano la rete fissa a livello nazionale per dare in questo modo una risposta concreta alle crescenti richieste di connettività che provengono prevalentemente dalle zone rurali o a bassa densità abitativa del Paese. In particolare, i comuni che verranno raggiunti entro l’anno a livello nazionale saranno oltre 5.000, molti dei quali nelle “aree bianche”, per abilitare alla vita digitale circa il 75% delle famiglie residenti in quelle zone e che utilizzano la rete fissa.

Le altre attività sul web in Puglia

Le forme di intrattenimento in questa regione così aperta all’utilizzo del web. In linea con il trend nazionale, anche in Puglia abbiamo assistito a un balzo in avanti per quanto riguarda la spesa effettuata nel settore dei giochi e dei concorsi sia in questo primo semestre, in cui i dati sono ancora parziali, che soprattutto nel 2019, vero e proprio anno di svolta per il settore. Dopo la Lombardia e la Campania e appena dietro il Veneto e la Toscana, la Puglia è la regione d’Italia dove si gioca di più a giochi come il poker online ed in generale ai giochi di carte.

Ma quali sono le maggiori attività sul web in Puglia? In primis c’è il concetto di smart working. Sono tante le aziende che hanno deciso di adottare questa modalità lavorativa negli ultimi mesi. Sempre dal punto di vista lavorativo, la Puglia figurava al quarto posto tra le regioni italiane con la crescita più sostenuta su fronte dell’export (+9,1), come ricordava la 34esima edizione del Rapporto sul commercio estero L’Italia nell’economia internazionale realizzato dall’Agenzia Ice, presentato lo scorso luglio. 

E se nel 2020 la pandemia ha prodotto un fisiologico rallentamento alle esportazioni, per le imprese italiane è già tempo di guardare avanti, con l’obiettivo di agganciare la futura ripresa degli scambi mondiali. Per arrivare ai consumatori globali il fattore digitale è fondamentale, l’alternativa è perdere le opportunità di un mercato, quello delle vendite online, che secondo il rapporto si rivolge a 1.45 miliardi di consumatori nel mondo e cresce a ritmi del 9% all’anno. 

D’altronde l’export rappresenta un’opportunità molto importante per la ripresa post Covid a cui guardiamo con spirito di reazione per aiutare le imprese nella ripartenza, ma anche di visione per accompagnarle ad adottare nuovi modelli di business, a trasformare il loro rapporto con i canali di mercato verso quelli che saranno i nuovi paradigmi di competizione post Covid caratterizzati da due megatrend: uno di accelerazione della transizione verso le tecnologie digitali e l’altro, la crescita del peso, nel baricentro del commercio mondiale, verso Oriente perché paesi che già crescevano a ritmi più elevati di domanda rispetto alla media mondiale stanno uscendo dall’emergenza Covid prima degli altri, come la Cina.

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