'Tesori' sotto San Pietro


VALTER CANNELLONI
- L'opera “Le necropoli vaticane”, divisa in cinque capitoli, si apre con l'inquadramento topografico dei siti archeologici descritti.

Essi sorgevano nell'”ager Vaticanus”, cioè il territorio extraurbano posto lungo la riva destra del Tevere, al di sotto dell'attuale Città del Vaticano, zona nella quale, in epoca imperiale, sarebbe sorto il Circo Vaticano che, sul modello del Colosseo, ospitava giochi circensi e, contrariamente all'Anfiteatro Flavio, sacrifici di martiri cristiani crocifissi, dati in pasto alle fiere o arsi vivi come torce umane. In questa zona il “divo” Giulio Cesare, nella “Lex de Urbe Augenda”promulgata nel 45 a.C., un anno prima del suo assassinio, avrebbe voluto deviare il corso del Tevere verso ovest, incaricando del progetto un ingegnere greco: l'area vaticana si sarebbe triplicata, permettendo enormi sviluppi urbanistci nel territorio.

Il testo passa poi ad esaminare gli aspetti antropologici e religiosi del rituale funebre: dal rito dell'incinerazione, tipicamente pagano, a quello dell'inumazione, di matrice cristiana, la sepoltura seguiva delle regole precise, con banchetti e festività dedicate ai defunti.

Non mancavano, nei luoghi di sepoltura vaticani, oggetti (come orceoli od olle) necessari per versare libagioni di vino, olio e latte ai morti, come pure vi era un numero considerevole di lucerne che, su istruzioni agli eredi, venivano adoperate per quella che chiameremmo oggi “luce perpetua”. In un certo numero di casi si trova sul rilievo il ritratto del defunto lasciato sbozzato, senza essere portato a termine: si può ipotizzare che il sarcofago fosse preparato durante la vita e che, per una forma di superstizione, il committente non si fosse voluto vedere da morto sulla propria tomba.

Il censo dei defunti rivestiva una grande importanza: accanto ai sepolcri monumentali delle famiglie più agiate, si può ipotizzare, per i ceti meno abbienti, l'utilizzo di ceste di vimini destinate ad ospitare le ceneri avvolte preliminarmente in un tessuto.

L'opera esamina poi un enigma archeologico durato secoli: quello del luogo della sepoltura dell'apostolo Pietro. San Pietro venne crocifisso da Nerone nel 64 o nel 67, e già alla metà del II secolo d.C. sorgeva nel luogo della tomba un complesso monumentale cristiano, il “Trofeo di Gaio”, andato completamente distrutto.

Uno spiraglio definitivo su questo enigma è stato gettato dall'epigrafista Margherita Guarducci che, in una scritta in greco altamente suggestiva, ha ricostruito le parole “Pietro è qui”, identificando, per un caso fortuito, anche le ossa dell'apostolo.

LA NECROPOLI SOTTO LA BASILICA. La necropoli vaticana situata al di sotto della Basilica di San Pietro è senza dubbio la più famosa dell'area, anzi, si può dire che sia la necropoli vaticana per antonomasia.

L'opera, in un dettagliato esame, ne ricostruisce minuziosamente i sepolcri, contrassegnati dalle lettere dell'alfabeto, in un percorso tecnico utilissimo a chi voglia visitare il sito.

LA NECROPOLI VATICANA SULLA VIA TRIUMPHALIS. La via Triumphalis aveva origine dalla sponda settentrionale del Tevere, partendo prima del ponte Neroniano: la strada lasciava il percorso della via Cornelia nell'area dell'attuale Piazza San Pietro. Sotto la Città del Vaticano sono state poi rinvenute quattro zone archeologiche altamente interessanti: la Galea (dall'omonima fontana in Piazza del Belvedere), l'Autoparco, l'Annona e il sito di Santa Rosa (dall'omonima piazza situata al di qua dei bastioni di Michelangelo). La Necropoli di Santa Rosa è dal 2006 visitabile al pubblico.

L'ultima parte del libro è dedicata alla conservazione e al restauro delle aree archeologiche. Insomma, un'opera bellissima e fondamentale per quanti vorranno vivere l'esperienza affascinante di un tuffo all'indietro nel tempo di duemila anni visitando le necropoli vaticane, o semplicemnte sfogliando le pagine accurate e riccamente illustrate di questo libro importante e meritorio.

PAOLO LIVERANI-GIANDOMENICO SPINOLA
“LE NECROPOLI VATICANE”
EDIZIONI JACA BOOK, MILANO 2020
PAGINE 350
EURO 50.00.

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