Consorzi per lo sviluppo industriale, al via le consultazioni con Anci e Upi su bozza legge regionale

BARI - Partiranno oggi pomeriggio con ANCI e UPI le consultazioni sulla proposta di riforma della Legge Regionale 08 marzo 2007, n. 2 “Ordinamento dei Consorzi per lo sviluppo industriale”.

“Il processo di riforma dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale appare piuttosto urgente – dichiara l’assessore Alessandro Delli Noci. Per questa ragione, abbiamo predisposto una bozza di Legge Regionale che discuteremo con i principali portatori di interesse durante delle consultazioni pubbliche, prima che il testo giunga in Commissione Attività Produttive. La legge mira alla rifunzionalizzazione e alla riorganizzazione delle ASI attraverso la costituzione di soli due Consorzi: il Consorzio Bari Industria, che sfrutta le opportunità e i fondi di Bari Area metropolitana e la fusione degli attuali consorzi ASI di Foggia, Lecce, Brindisi e Taranto in un unico ente pubblico economico, Consorzio Puglia Industria al quale partecipano tutti i soggetti attualmente facenti parte dei singoli consorzi e di cui potrà far parte anche la BAT, attualmente priva di un Consorzio ASI. Il testo di Legge prevede altresì la costituzione di una società in house per ciascun costituendo Consorzio, quale strumento operativo per la gestione dei servizi a favore delle imprese nonché alla promozione e attuazione di piani per lo sviluppo dell’attrattività delle aree industriali”.

“Gli obiettivi che intendiamo perseguire – continua Delli Noci – riguardano per esempio la razionalizzazione e il risparmio della spesa pubblica e il riutilizzo della stessa a vantaggio delle imprese consorziate, in un momento in cui la situazione finanziaria di alcuni Consorzi ASI appare piuttosto fragile, fatto che riduce l’erogazione di servizi alle imprese insediate. Non solo, attraverso il processo di riordino sarà possibile garantire da una parte la semplificazione delle procedure, e quindi una gestione più snella ed efficiente delle aree industriali a vantaggio dell’attrattività, dall’altra connettere le diverse aree industriali dei due Consorzi attraverso un’unica cabina di regia che detti la linea e stabilisca una strategia regionale di sviluppo. Va da sé che se pensiamo alle Zone Economiche Speciali e ai conseguenti nuovi insediamenti industriali, la riorganizzazione e la possibilità di avere un unico interlocutore con un’unica governance appare indispensabile oltre che vantaggioso.

Al fine di raccogliere proposte e osservazioni – conclude Delli Noci – subito dopo ANCI e UPI, incontrerò Unioncamere e i presidenti delle Camere di Commercio, tutte le Associazioni di categoria, i sindacati e i presidenti delle ASI”.

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