Popolare di Bari, Pagano -Lacarra (Pd): "Necessario riconoscere indennizzi agli azionisti azzerati"

ROMA - “L’audizione della Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Cecilia Guerra, svoltasi questo pomeriggio dinnanzi alla Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, non ha purtroppo contribuito a fare chiarezza sulle concrete prospettive di risoluzione della drammatica situazione che stanno vivendo decine di migliaia di famiglie che hanno perso tutti i loro risparmi a causa dell’azzeramento del valore delle azioni della Banca Popolare di Bari. Lo dichiarano Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio, e Marco Lacarra deputato e Segretario regionale del Partito Democratico pugliese.

"E quel che appare più anomalo - prosegue la nota - è che su un argomento così importante e delicato, che interessa 70.000 piccoli risparmiatori, non si abbia una visione lungimirante. A questo punto ritengo indispensabile che sulla vicenda intervenga direttamente il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, in modo da chiarire una questione di fondamentale importanza. Dal mio punto di vista, ho rimarcato come sia doveroso un intervento dello Stato per indennizzare una platea di piccoli risparmiatori che hanno acquistato nel corso degli anni prodotti finanziari assolutamente non compatibili con il loro profilo di rischio, come le azioni illiquide o le obbligazioni convertibili, sulla base di prospetti informativi che la stessa magistratura ha considerato assolutamente inadeguati. Sarebbe del tutto inammissibile, pertanto, se dinnanzi a situazioni assai simili lo Stato italiano decidesse, da un lato, di risarcire gli azionisti di altri Istituti di credito andati in liquidazione coatta amministrativa (come sta facendo per Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Marche, Cariferrara, Banca Etruria e loro controllate) e, dall’altro, di ignorare le rivendicazioni degli azionisti di quello che è stato, per anni, uno dei principali e più floridi istituti bancari del Mezzogiorno. Tra l’altro il Governo ha già stanziato, complessivamente, oltre 1 miliardo e mezzo di euro per un’operazione di salvataggio della Banca Popolare di Bari, al fine di consentire il rilancio delle sue attività, ma questo obiettivo rischia di fallire se la BpB dovrà far fronte a migliaia di contenziosi in sede civile per il risarcimento dei danni patiti dagli azionisti. Gli strumenti per affrontare e risolvere questo problema ci sono e le risorse già stanziate per il FIR sono certamente sufficienti per riconoscere il 30% di indennizzi, oltre che ai risparmiatori delle banche in liquidazione coatta amministrativa, anche a quelli della Popolare di Bari. Occorre la volontà politica del Governo e della maggioranza per procedere in questa direzione. Ringrazio, a questo proposito, la Presidente della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, on. Carla Ruocco, che sta ponendo con forza e determinazione il tema e mi auguro che il Governo intervenga. Per quel che mi compete, continuerò a fare la mia parte per il raggiungimento di un risultato fondamentale che rappresenta innanzitutto un atto di giustizia e per dare ossigeno alle prospettive di crescita e rilancio della Puglia e di tutto il Mezzogiorno”, concludono i depiutati dem.

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