Si è chiusa la 1a edizione di 'Innovation Campus - Smart Things': corso di formazione sui nuovi trend digitali sviluppato da Samsung Italia e l’Università degli Studi di Bari


BARI – Si è chiusa ieri presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro la prima edizione di Innovation Campus – Smart Things, programma di formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia insieme all’ateneo per offrire agli studenti competenze digitali focalizzate sui nuovi trend tecnologici, in linea con le richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione come quello attuale.

Intelligenza Artificiale e Internet of Things applicate al mercato dei prodotti Consumer Electronics, Cloud e Big Data i temi approfonditi durante la formazione grazie al contributo dei docenti dell’Università di Bari e degli ingegneri Samsung, oltre a un focus volto a potenziare le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette soft skills, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future.

“Stiamo vivendo un momento storico senza precedenti dove da un lato, il digitale giocherà un ruolo sempre più centrale per la crescita del Paese, diventando sempre più strategico in tutte le industrie e dove dall’altro, non abbiamo sufficienti professionisti con le competenze adeguate in grado di cogliere le opportunità che i nuovi trend tecnologici stanno generando e produrranno in futuro. Per ridurre questo divario, l’unica strada da percorrere è quella della formazione, a tutti i livelli. Con Innovation Campus - Smart Things vogliamo fare la nostra parte nel ridurre questo gap, preparando i nostri giovani ad affrontare i lavori del prossimo futuro” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.

“Giunge a conclusione un’esperienza bellissima e stimolante, vissuta in un periodo che ha messo in crisi la vita quotidiana in generale e l’istruzione in particolare. In controtendenza rispetto ad un diffuso timore che la situazione pandemica porti ad una riduzione dell’efficacia e fruibilità della didattica, i partecipanti ad Innovation Campus - Smart Things hanno potuto invece beneficiare di un moltiplicatore di tali parametri: un percorso che, oltre ad essere perfettamente integrato nella loro carriera accademica, ha aperto loro una finestra sulle tecnologie del futuro, fornendo contenuti all’avanguardia e competenze preziose per il successo professionale” ha commentato il responsabile della convenzione Smart Things per l’Università di Bari, prof. Stefano Ferilli.

Il corso, della durata di 245 ore, si è integrato con i percorsi universitari già avviati e ha visto la partecipazione di 25 studenti provenienti dai corsi di Laurea Triennale dei Dipartimenti di Informatica, Matematica e Fisica che, dopo una prima parte di lezioni tradizionali, sono stati chiamati a lavorare a un project work, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro.

Marco Barnaba, Domenico D’Orsi, Domenico Dell’Olio, Antonio Guerra e Nicola Fanelli sono i 5 studenti migliori che hanno raggiunto il punteggio più alto tra test finale sulla parte teorica e contributo al project work elaborato in gruppo e che si sono aggiudicati una borsa di studio del valore di 1870 euro.

I 5 project work

I 5 studenti insieme agli altri componenti della classe hanno infatti lavorato alla realizzazione di 5 progetti dove hanno potuto applicare quanto appreso durante le lezioni teoriche.

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