Morte sul lavoro a Palmariggi, Uil: “Serve impegno quotidiano di tutti contro questo massacro incivile”


LECCE - “Siamo esterrefatti di fronte a questa ennesima tragedia che ha causato la morte di un giovane operaio salentino. Ancora una volta, purtroppo, sono i cantieri edili a confermarsi uno dei luoghi di lavoro a maggiore rischio per i lavoratori e che quindi necessitano della massima attenzione per il rispetto dei protocolli di sicurezza”, dichiarano i segretari generali di Uil e Feneal-Uil di Lecce, Salvatore Giannetto e Paola Esposito, a proposito dell’incidente mortale sul lavoro accaduto ieri a Palmariggi.

“In attesa che si faccia chiarezza sull’accaduto – proseguono - sentiamo di esprimere innanzitutto il nostro cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane operaio. Siamo costretti ad aggiornare il triste bollettino dei morti sul lavoro (ben 49 in Puglia nei primi sette mesi dell’anno, 13 solo nel Salento) nella consapevolezza che l’impegno di tutti per fermare questo massacro incivile deve essere maggiore e più efficace. Serve una rivoluzione culturale sul tema della sicurezza, attraverso formazione e informazione. Serve investire sui controlli, senza mai abbassare la guardia. Siamo mobilitati come segreteria confederale insieme a tutte le organizzazioni di categoria per svolgere iniziative sul territorio e nei luoghi di lavoro che mettano al centro dell’azione sindacale l’obiettivo di ‘Zero morti sul lavoro’, campagna nazionale avviata il 5 marzo scorso dalla Uil, che è parte integrante dell'iniziativa unitaria con Cgil e Cisl denominata ‘Fermiamo le stragi’. Dalla seconda metà di ottobre, un camper della Uil sarà presente nelle principali piazze dei capoluoghi italiani per fare informazione su questi temi e farà tappa naturalmente anche in Puglia. Oltre a questo, siamo assolutamente favorevoli a lanciare, come proposto dalla Cgil di Lecce, un’ulteriore campagna unitaria di sensibilizzazione sul territorio, che deve riguardare tanto il contesto delle imprese, con particolare attenzione ai settori più esposti, quanto tutte le altre situazioni, anche domestiche, dove spesso il rischio infortunistico è sottovalutato. Dobbiamo fare di più e meglio, tutti insieme, - concludono Giannetto ed Esposito - per mettere fine a questa assurda strage”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto