Musica: Vasco Rossi sceglie la via del 'Paredano' per la location di 'Siamo qui'


SPINAZZOLA (BT) - Il cantautore Vasco Rossi ha scelto come location per le immagini del suo nuovo singolo “Siamo qui” - e non si può che ringraziarlo per questo - l’architettura dei “ventuno ponti” in contrada Macchia sulla tratta ferroviaria Rocchetta - Gioia del Colle (voluta e inaugurata il 1 agosto del 1892 da Giustino Fortunato, poco meno di 140 chilometri) e la via detta del “Paredano” ricadenti nel territorio di Spinazzola scatenando incredulità, curiosità, compiacimento.

Una valorizzazione importante dei luoghi per la città che permette oggi più di prima, visto che l’Italia e non solo assocerà la canzone alle immagini come sta avvenendo per i numerosi film girati sul territorio, di spingere l’acceleratore sulla richiesta di ripristino della tratta storica gestita da Rete Ferroviaria Italiana, soppressa nel 2016 da Trenitalia, ritornata in auge dopo l'emanazione della legge 128 del 2017 sulle ferrovie turistiche che attraversano aree di particolare pregio naturalistico e archeologico.

Progetto di cui l’on. Nunzio Angiola (Azione) si è occupato in via esclusiva con numerose interrogazioni parlamentari, ottenendo lo studio di fattibilità prima e il parere favorevole dopo a firma del capo ufficio Annalisa Cippolone del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT prot.3093).

Ben 33,5 milioni di euro di cui 13 milioni per gli asset ubicati nel territorio della regione Basilicata e 20,5 milioni per quelli ubicati nella regione Puglia. Si è in attesa del via libera del ministro Dario Franceschini.

Il ponte su cui ha scelto di girare Vasco Rossi é tra i 40 più importanti di Puglia. E’ stato così definito al convegno che si è svolto a Polignano il 7 dicembre 2015 (Brindges of History and Tradition Trade) e poi è stato immortalato dal compiano fotografo Francesco Spinelli, un giovane come non altri che restituiva con i suoi scatti una narrazione poetica del territorio.

Un ponte ed una tratta ferroviaria purtroppo saliti agli onori della cronaca nazionale per il saccheggio delle rotaie tagliate con fiamma ossidrica e poi rimosse dalla banda dei soliti noti che non si sono fatti scrupolo, contando sulla indifferenza generale, di distruggere un patrimonio storico e architettonico di grande rilevanza. Delinquenti rimasti impuniti che solo alcuni giorni fa, mentre erano in corso i sopraluoghi tecnici per il ripristino della Rocchetta-Gioia, hanno nuovamente tentato di reiterare il reato accanendosi come avvoltoi sui binari proprio del ponte.


Nelle immagini di “Siamo qui” lo scempio è servito e bene farebbe Franceschini a superare l’inerzia per far partire i lavori in modo da non permettere più altri saccheggi.

Ma bisogna ringraziare Vasco Rossi anche per le immagini girate sulla via del “Paredano”. Quello è il tratto di strada che Spinazzola ha rivendicato come percorso del passaggio dell’Appia (Venosa-Palazzo San Gervasio- Spinazzola- Poggiorsini- Gravina di Puglia) con attraversamento del sito Grottelline, un’area che documenta la presenza dell’uomo in forma stanziale da 10.000 anni. Non una teoria ma una valutazione logica supportata da diverse fonti storiche a partire da Francesco Maria Pratilli nel 1745.

Spinazzola, ingiustamente, si ritrova nonostante i tanti dubbi sul percorso Venusia-Silvium, tagliata fuori dal progetto ministeriale che porterà la Regina Viarum ad essere iscritta come patrimonio dell’Unesco.

Anche di questa valorizzazione se ne sta occupando l’on Angiola: un progetto di 20milioni di euro che vede Spinazzola non assumere alcuna posizione forte di rivendicazione per non essere demenzialmente depredata della sua storia.

Proprio grazie ad Angiola si è potuto interloquire, trovando disponibilità, con i due funzionari preposti dal ministero per il progetto Appia Paolo Piacentini e Luigi Scaroina, offrendo loro tutta la documentazione inerente il riconoscimento del passaggio da Spinazzola. Un confronto cordiale che si è svolto nel febbraio 2021di cui però non c’è stato al momento nessun seguito.

L’idea non velleitaria è quella di proporre un doppio itinerario, nella incertezza di quello già stabilito: il primo verso Monteserico l’altro da Spinazzola. Anche per Taranto accadrà qualcosa di simile, lì dove le tracce dell’Appia sono altrettanto incerte.

Un plauso a Vasco Rossi e l’augurio di ogni grande successo per il suo nuovo brano. Ancor più se questo servirà a dare la sveglia ad una città dalle grandi potenzialità, incapace di riconoscere e conoscere il suo patrimonio, ma che va detto è in buona compagnia considerato che negli atti della Regione Puglia si attesta che l’Appia ha il passaggio da Spinazzola per poi fare scena muta al ministero quando hanno deciso diversamente. “Siamo qui”, speriamo di raggiungerci. (Cosimo Forina)
 

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