Libri: Quello strano colpo del Romeo, il nuovo giallo di Francesco Serafino



di PIERO LADISA – Tra le novità editoriali della Wip segnaliamo l’uscita del romanzo Quello strano colpo del Romeo, l’ultimo giallo scritto da Francesco Serafino. Dopo la Festa insanguinata, Una tragica battuta di caccia, Il Cantiere maledetto e Il venditore di tappeti il maresciallo Carlo Prisciandaro torna in libreria per risolvere un nuovo fatto di cronaca nera che turba la provincia di Matera degli anni ‘60. In questo capitolo della saga il Prisciandaro, coadiuvato come sempre dai suoi più fidati collaboratori non solo della stazione dei Carabinieri di Matera anche dei distretti limitrofi, deve risolvere l’ennesimo caso indagando su alcuni furti commessi all’interno di una cattedrale tra le colline materane. A fare da sfondo alla una trama, ancora una volta ricca di emozioni e di colpi di scena che lascia incollato il lettore fino all’ultima pagina, i vari contesti storici dei luoghi lucani descritti meravigliosamente dall’autore.



INTERVISTA ALL’AUTORE

D. Caro Francesco, anche questa volta sei stato puntale come un orologio svizzero. Dopo due anni dal precedente romanzo, è uscito il tuo nuovo giallo che presenterai al Salone del libro di Torino
R. "Certamente, un altro dei tasselli da inserire nell’avventura letteraria del sottoscritto. Diciamo che stiamo raggranellando un bel punticino in classifica, auspicando una vittoria in trasferta, che dà morale e sicurezza nel prosieguo del campionato. Un bel sogno nel cassetto che si avvera".

D. Il periodo della pandemia, che ci ha costretto a rimanere a casa a lungo, ti ha permesso di sviluppare con maggiore tranquillità quest’ultima trama narrativa?
R. "No. Dopo l’ultimo libro, Il venditore di tappeti, cui sono molto affezionato, avevo deciso di non scrivere più. Causa la pandemia, infatti, non ho avuto modo di ben pubblicizzare il romanzo, anche nella stessa cittadina dove è ambientata la storia. C’è voluta tutta la nutrita schiera dei miei fedeli lettori, che a valle delle fiction trasmesse dalle televisioni nazionali, dei più blasonati colleghi di scrittura a farmi riprendere “la penna” in mano. E questo è avvenuto il 18 febbraio del 2021, data che ho voluto rimarcare nell’inizio della mia nuova storia, il 18 febbraio del 1966, appunto".

D. Come mai la scelta su quest’ultima location è ricaduta sulla Cattedrale di Irsina e sulla statua di Sant’Eufemia?
R. "Il romanzo è nato su una promessa fatta ad un amministratore locale, a valle di una mia graditissima presentazione dell’ultimo romanzo. Fui tanto contento di quella serata e dell’accoglienza ricevuta, che salutai preannunciando, che se avessi continuato a scrivere, uno dei luoghi cardine del romanzo sarebbe stato proprio quello stupendo borgo. E così è stato, ma non era Irsina! Questa volta volevo fare un qualcosa di diverso: volevo coinvolgere più realtà locali: ecco che allora è entrato in campo Montepeloso, arcaico nome di Irsina, dove vi ero stato più di trent’anni fa ed ero rimasto colpito proprio dalla statua della Santa. Del resto, i miei romanzi, hanno molto del vissuto e degli episodi che poi riporto nelle storie. Come ad esempio, la scena dell’autoarticolato parcheggiato davanti alla cattedrale".

D. In futuro ci sarà l’occasione di leggere un giallo con il maresciallo Prisciandaro ambientato a Bari?
R. "Chissà, può essere una promessa… magari ad un amministratore locale".

D. Anche in questa occasione non posso che rinnovarti l’invito, o meglio l’auspicio: ci sarà mai l’occasione di vedere il maresciallo Prisciandaro sul piccolo schermo?
R. "Questo è un altro sogno del cassetto, ma non di un comodino. Di una bella cassettiera di una camera da letto delle nostre nonne in legno massello! Sarei certamente contento, e perché no? Sarebbe una bella soddisfazione, anche per le mie figlie e per mia moglie, che mi supporta e mi sopporta da tanti anni. Già mi vedo, magari più anziano, seduto in poltrona, con pigiama e giacca quadrettata da camera a bere un latte caldo davanti all’apparecchio televisivo".

D. L’appuntamento è tra due anni? La tua mente sta già elaborando la prossima storia?
R. "No. Ora è molto prematuro. Però diciamo che ho già individuato due belle location d’ambientazione che mi intrigano molto. Sempre nella mia Lucania".

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