Canottaggio: due cussini campioni d’Italia nella 8 con

BARI - Sabato 9 e domenica 10 luglio nel bacino della Standiana a Ravenna, si sono svolti i Campionati Italiani Master di canottaggio, nei quali Mario Castoldi e Carlo Alberto Vedana del CUS Bari hanno ottenuto il titolo di Campioni Italiani 2022, conquistando la medaglia d'oro nella specialità ammiraglia dei canottieri 8con, in equipaggio con il Cus Milano.

Sono stati circa 700 atleti gli atleti che si sono recati in località Fosso Ghiaia, provenienti da tutta Italia. Tra questi erano presenti vecchi notissimi campioni come Rossano Galtarossa e semplici appassionati. Con un clima caldo ma sopportabile a causa del vento, che però ha creato non pochi problemi ai contendenti spirando contro e di traverso al campo di regata e determinando riscontri cronometrici superiori alle aspettative, nella prima giornata si sono svolte le gare di qualifica e nella seconda le finali.

“Noi del Cus Bari – ha affermato Vedana – abbiamo partecipato solo a questa gara. L’equipaggio era formato da ex atleti, alcuni dei quali hanno anche partecipato ai mondiali. L’esperienza in barca era tanta ed è stato semplice per noi vincere, a una velocità importante”.

Quello ottenuto dai cussini è uno dei titoli più prestigiosi della manifestazione che schiera le ammiraglie con a bordo atleti all’incirca trentenni e pertanto da poco usciti dal circuito senior. Impegnati nella finale sono stati 4 equipaggi: il Cus Milano misto Cus Bari e Ravenna, Brindisi row misto con Thecorecan e Milano SC, Varese Sc misto con Luino SC e Monate AC,VVF Ravalico misto con Pullino SN. La vittoria cussina è maturata con un entusiasmante rush finale e sorpasso a danni del Brindisi. L’imbarcazione con i baresi è partita con un handicap di 4 secondi, dettato dalla tabella federale, ma nonostante questo hanno gareggiato bene chiudendo con il tempo di 3:18.

“Ci siamo confrontati con imbarcazioni di categoria differente. Noi gareggiavamo nella Master A, con atleti dai 27 ai 34 anni. I nostri avversari erano Master B, più grandi, dai 35 ai 42 anni. Partire dopo non è stato un gap insormontabile, anzi. Siamo riusciti a recuperare il divario e gestito gli ultimi metri”.

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