Convegno storico Esercito e Università di Bari


BARI - Si è svolto oggi, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, un convegno storico dal titolo Brigata Pinerolo “Due Secoli dal Presente”, organizzato in sinergia con il Dipartimento di Ricerca ed Innovazione Umanistica dell’Ateneo, nel quale è stato ripercorso il cammino della Brigata Pinerolo attraverso la storia d’Italia, dalla sua genesi alla sua evoluzione, con uno sguardo verso il futuro.

Il seminario, introdotto dai saluti del Professor Stefano Bronzini, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari e del Generale di Brigata Paolo Sandri, Comandante Brigata Meccanizzata “Pinerolo”, ha avuto il suo focus scientifico negli interventi di qualificati professori universitari, moderati dal Professor Paolo Ponzio, Direttore del dipartimento Ricerca ed Innovazione Umanistica.


Il primo intervento, curato dal Professor Nicola Neri, docente di “Storia dei Conflitti Internazionali” presso il Dipartimento di Scienze Politiche, ha trattato il tema dello sviluppo sinergico della storia della Grande Unità con la storia d’Italia, fino al suo arrivo a Bari. L’intervento ha ripercorso le origini e l’evoluzione della Grande Unità dell’Esercito attraverso le sue gesta e le varie riforme organiche.

Infine, il Professor Francesco Randazzo, docente di “Storia delle Istituzioni Militari e dei Sistemi di Sicurezza” presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia, ha approfondito, dopo ricerche effettuate presso l’Archivio Storico dell’Esercito, il tema del radicamento della Brigata sul territorio barese e pugliese all’atto della sua ricostituzione nel 1952.

L’evento rientra nell’ambito delle celebrazioni del Bicentenario della Brigata e dei 70 anni della sua permanenza a Bari, patrocinate delle Regioni Puglia, Molise e Basilicata e da tutte le città che ospitano i reparti della “Pinerolo” (Bari, Barletta, Foggia, Lecce, Trani e Altamura), che hanno avuto inizio ufficialmente lo scorso 30 novembre 2021 e, nei mesi successivi, si sono sviluppate coinvolgendo la sfera istituzionale, culturale, sociale e sanitaria della comunità pugliese.
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