Bari, quartiere San Pasquale: chi garantisce la sicurezza del traliccio Enel?


VITTORIO POLITO - L’elettrosmog è una forma di inquinamento ambientale causato dai campi elettromagnetici prodotti da dispositivi ad alta frequenza come elettrodotti, antenne trasmittenti, cellulari, reti WI.FI, ecc., le cui cariche si accumulano nel nostro organismo e potrebbero causare squilibri.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito i campi elettromagnetici generati dai tralicci come “possibilmente cancerogeni”. I tralicci della rete elettrica, in quando conduttori di corrente elettrica ad alto voltaggio, generano campi elettromagnetici a frequenza estremamente bassa. La struttura di sostegno, formata da elementi per lo più metallici, sono collegati in modo da costituire un sistema reticolare dell’alta tensione.

Secondo alcuni studiosi le onde elettromagnetiche sono in grado di provocare tumori e leucemie (specie nei più piccoli), secondo altri c'è il rischio che gli effetti siano percepiti in maniera particolare dai cosiddetti elettrosensibili: persone che in presenza di campi elettromagnetici avvertono mal di testa.

La Legge Quadro assegna le competenze come segue: lo Stato determina i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, la promozione delle attività di ricerca e di sperimentazione tecnico-scientifica nonché di ricerca epidemiologica e lo sviluppo di un catasto nazionale delle sorgenti; le Regioni determinano le modalità per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione degli impianti, la realizzazione del catasto regionale delle sorgenti, l’individuazione di strumenti e azioni per il raggiungimento di obiettivi di qualità e le ARPA regionali svolgono attività di vigilanza e controllo a supporto tecnico delle relative funzioni assegnate agli enti locali.

Sta di fatto che al Quartiere San Pasquale di Bari (Via Capruzzi) insiste un enorme traliccio ENEL (v. foto), che non rassicura certamente gli abitanti del Quartiere. Si gradirebbe sapere se l’ARPA Puglia controlla periodicamente tale traliccio per assicurare la popolazione residente nelle vicinanze della innocuità di tale traliccio.

Dal momento che l’Italia è uno dei paesi del mondo a più alta densità territoriale di impianti elettrici, cosa fa la Regione Puglia per garantire i cittadini dalle emissioni elettromagnetiche?

Anche il Sindaco, che è il responsabile della salute dei cittadini, dovrebbe interessarsi al problema e garantire la salubrità del quartiere pubblicando periodicamente i dati dei risultati dei controlli dell’ARPA.

Qualche decennio fa, Mariano Di Monte, medico, specialista in medicina nucleare, autore di numerose pubblicazioni scientifiche su argomenti di ‘imaging’ diagnostico, tentò di sintetizzare con la pubblicazione “Elettrosmog, progresso, salute” (Levante), lo stato delle conoscenze sui vari aspetti di questa emergente problematica, inserendola nel contesto più ampio del degrado ambientale globale, verso cui ci si può ancora salvare adottando al più presto un modello di sviluppo effettivamente sostenibile. L’autore, insieme a F. Inchingolo, P. Siciliano, V. Elia, D. Tortoreto, G. Francescato, A. Panico, E. Sgreccia, G. Dipalma e S. Occhiogrosso, studiò l’aspetto elettromagnetico dell’inquinamento ambientale, gli elementi di elettromagnetismo, i dati epidemiologici relativi a campi elettromagnetici e salute, il panorama giuridico-normativo in relazione agli aspetti protezionistici ed altri importanti temi sull’argomento.

Il prof. Paolo De Castro, ordinario di Politica Agraria dell’Università di Bologna, che presentava la pubblicazione, sottolineava come l’autore fa risaltare volutamente dati e numeri piuttosto che commenti e opinioni personali per non influenzare il lettore. “Il testo fa trasparire una serie di gravi problematiche ambientali, meritevoli di ulteriore approfondimento, e spinge a riflettere sugli stretti rapporti tra scienza, società, politica, economia, ambiente e salute”.

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