Mattarella: "Morti sul lavoro inaccettabili per Paese moderno"

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ROMA - "Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita. Ecco perché la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro è occasione preziosa per richiamare l'attenzione su un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. "L'affermazione dei diritti sui luoghi di lavoro, primo quello alla vita - prosegue Mattarella - oltre che essere un termometro della vita civile, è un generatore di valore per la società, per i lavoratori, per le imprese".

"I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato, nel tempo, di prevenirli, sono allarmanti, drammatici", scrive ancora Mattarella al presidente dell'Anmil Onlus, Zoello Forni. "Lo sviluppo di nuove tecnologie ha mutato radicalmente la natura e la stessa dimensione spazio-temporale dei luoghi di lavoro. Purtroppo, questa fase - aggiunge il Capo dello Stato - non è stata accompagnata da una crescita proporzionata delle iniziative verso la prevenzione".