Renzi apre alle riforme istituzionali e strizza l'occhio al centrodestra

via Matteo Renzi fb

NICOLA ZUCCARO -
"Se la maggioranza vorrà sfidarci sull'elezione diretta del presidente del Consiglio, quello che noi abbiamo chiamato il sindaco d'Italia, noi ci saremo". Nel confermare a nome di Azione-Italia Viva il no alla fiducia al nuovo Governo nel voto espresso dal Senato nella serata di mercoledì 26 ottobre 2022, Matteo Renzi di fatto ha aperto la porta alla maggioranza a partire dalle riforme istituzionali, smarcandosi così dall'inflessibilità espressa sia dal Pd che dai Cinque Stelle nel corso del dichiarazioni di voto a proposito di difesa della Costituzione e del Reddito di Cittadinanza.

Una posizione quella assunta da Renzi e da Calenda per l'altra metà del Terzo Polo che, insieme all'apprezzamento espresso dallo stesso senatore fiorentino sulla nomina di Carlo Nordio a Ministro della Giustizia, potrebbe essere il terreno di prova su un futuro appoggio esterno all'attuale maggioranza di centro-destra e all'attuale esecutivo per le presunte quanto vociferate divisioni all'interno di Forza Italia. Gli applausi giunti dai banchi della coalizione guidata dalla Meloni, nel corso dell'intervento di Renzi nell'Aula di Palazzo Madama, preluderebbero a un nuovo scenario parlamentare che potrebbe delinearsi nel corso della diciannovesima legislatura.

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