Monopoli, ragazzina suicida esclusa da chat di gruppo

MONOPOLI (BA) - Potrebbe essere stata un'esclusione da una chat di gruppo e da una uscita serale i motivi che hanno spinto la 13enne di Monopoli a togliersi la vita nel tardo pomeriggio del 20 novembre nella sua casa a Monopoli. Sono questi gli elementi che sarebbero emersi dall’analisi del telefono cellulare trovato in mano della giovane e posto sotto sequestro. Lo riporta il Corriere della Sera.

La ragazza è stata ritrovata dalla madre nel bagno dell’appartamento e, nonostante i tentativi di rianimazione, per lei non c’è stato nulla da fare. Si sono tenuti oggi i funerali e per l’occasione il sindaco di Monopoli, Angelo Annese, ha proclamato il lutto cittadino.

“Non è un giorno di lutto solo per la città di Monopoli, ma è un giorno terribile per tutta la Puglia. Il dramma vissuto da questa giovanissima e dalla sua famiglia, a cui esprimo la mia vicinanza, è un ulteriore monito a posare il nostro sguardo sul delicato periodo adolescenziale dei nostri ragazzi. Non è la prima volta che viviamo questo tipo di tragedie, ma ogni volta il dolore è lancinante così come il senso di impotenza che pervade innanzitutto noi genitori". Così la consigliera regionale PD, Lucia Parchitelli.

"Oggi - prosegue - è il momento del dolore, per tutti. I prossimi dovranno essere i giorni della riflessione e del dialogo. Perché dialogare con i nostri ragazzi deve essere ancora una volta il punto di partenza: parliamo con loro in casa, incontriamoli a scuola, seguiamoli nel percorso di crescita e facciamo sentire la nostra vicinanza. Servirà loro a essere più forti, e a superare eventuali momenti di sconforto".

"Tante sono le iniziative che in Consiglio regionale abbiamo posto in essere per i ragazzi pugliesi dal momento del nostro insediamento: dall’istituzione dell’Osservatorio regionale sui Minori, alla Mozione sulle misure di contrasto alla Povertà Educativa sino alle misure per il contrasto al bullismo e cyberbullismo. I minori saranno sempre al centro delle nostre azioni, e come Istituzioni dobbiamo sentire forte l’impegno di lavorare per il benessere sociale dei nostri giovani e di creare per loro migliori condizioni nella delicata fase di vita che li porterà ad essere donne e uomini del futuro” conclude Parchitelli.

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