BARI - “Le cronache ormai offrono un quadro chiaro della sanità pugliese: un caos su cui nessuno vigila e sul quale la Regione non esercita alcun controllo efficace. Da Noicattaro a Latiano, da Siponto a Foggia: solo degli esempi che suonano la sveglia sull’inerzia della Giunta Emiliano". Così in una nota i consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba e Massimiliano Di Cuia.
"Questa voragine nella maglia dei controlli - proseguono i forzisti - non si può negare ed è probabilmente ascrivibile alla carenza di organico denunciata dall’assessore Palese (sic!) e dal ministro Schillaci durante la sua risposta all’interrogazione presentata da Forza Italia. Il Nirs, nucleo ispettivo regionale, porta avanti un’attività evidentemente rallentata e ostacolata proprio dalla scarsità di personale impiegato. Cosa dire, peraltro, del tanto agognato Organismo Tecnicamente Accreditante, previsto dall’accordo Stato-Regioni del 2012 di cui ad oggi ancora non vi è traccia in Puglia? Nel frattempo, le strutture pubbliche e private sono abbandonate al loro destino, così come gli utenti. Al palo i controlli sul rispetto delle normative, dei requisiti strutturali e organizzativi e tecnologici. Nessun controllo efficace sugli erogatori e l’unica speranza è costituita dall’intervento dei carabinieri del Nas. In tutto ciò, dal presidente Emiliano solo un silenzio assordante: se c’è, batta un colpo”.
"Questa voragine nella maglia dei controlli - proseguono i forzisti - non si può negare ed è probabilmente ascrivibile alla carenza di organico denunciata dall’assessore Palese (sic!) e dal ministro Schillaci durante la sua risposta all’interrogazione presentata da Forza Italia. Il Nirs, nucleo ispettivo regionale, porta avanti un’attività evidentemente rallentata e ostacolata proprio dalla scarsità di personale impiegato. Cosa dire, peraltro, del tanto agognato Organismo Tecnicamente Accreditante, previsto dall’accordo Stato-Regioni del 2012 di cui ad oggi ancora non vi è traccia in Puglia? Nel frattempo, le strutture pubbliche e private sono abbandonate al loro destino, così come gli utenti. Al palo i controlli sul rispetto delle normative, dei requisiti strutturali e organizzativi e tecnologici. Nessun controllo efficace sugli erogatori e l’unica speranza è costituita dall’intervento dei carabinieri del Nas. In tutto ciò, dal presidente Emiliano solo un silenzio assordante: se c’è, batta un colpo”.