BARI - Presentata ieri nell’ospedale da campo della Caserma Briscese la
campagna Lilt-Esercito Italiano per la tutela della salute dei militari
Investire in salute e in prevenzione quanto e forse ancor più che in
cura della malattia. E questo l’obiettivo ambizioso su cui si è
concentrato il dibattito di ieri (16 febbraio 2023) nel corso della
presentazione della campagna per la tutela della salute dei militari,
all’interno dell’ospedale da campo allestito dalla Croce Rossa Italiana
nella caserma Briscese di Bari.
Moderatrice la neo presidente della Lilt Bari, avv. Marisa Cataldo, già
all’opera all’indomani del suo insediamento nel ruolo che la vedrà in
carica per il prossimo quinquennio. Grande attenzione al ruolo della
prevenzione, diventato ancor più importante dopo i due anni di stop,
purtroppo determinati dal Covid, che ha costretto le ‘forze sanitarie’ a
concentrarsi sulla lotta contro una malattia che ha lasciato tanti
strascichi e troppe vittime. “E’ il momento di ripartire ancora più
carichi – ha detto la presidente – confidando sui sempre nuovi mezzi a
disposizione per la diagnosi precoce e sull’alto tasso di guaribilità”.
Parole di gratitudine nei confronti della Lilt e della Croce Rossa e di
tutti i medici impegnati nella campagna di prevenzione sono state
espresse dal gen. Paolo Sandri, comandante della Brigata Pinerolo: “La
salute dei miei uomini è quanto di più caro io abbia e abbia il dovere
di avere e non sarò mai sufficientemente grato a chi mi supporta in
questo compito tanto importante. Spero che questa sia solo la prima di
altre e tante iniziative e che il cammino sia sempre più proficuo”.
Il maggior generale Gabriele Lupini, ispettore nazionale del Corpo
militare volontari della C.R.I. ha messo l’accento “sulla collaborazione
che esiste da sempre in campo sanitario con le Forze Armate. Il compito
della Croce Rossa guarda molto all’educazione e alla prevenzione
sanitaria e iniziative di questo calibro non possono che incontrare
tutto il nostro entusiasmo e la nostra piena condivisione”.
Il prof. Savino Cannone, coordinatore Lilt per la Puglia, ha espresso il
suo augurio affinché questo format possa moltiplicarsi in Puglia quanto
nel resto dell’Italia: “Siamo sempre stati un grande centro di
accoglienza – ha detto Cannone – ora mi piace vedere una Lilt che esce
dai suoi ambulatori e va incontro alla gente, là nei luoghi dove la
gente vive e lavora”.
Le conclusioni sono state tratte dal prof. Francesco Schittulli,
presidente nazionale Lilt: “Questa ripresa post Covid è importante
quanto doverosa. Il Covid ha assorbito le forze e ci ha abituati a
bollettini quotidiani. Ma il cancro miete vittime nella popolazione
mondiale in misura del 10% e per il 25% nella popolazione europea. E
andremo purtroppo incontro a incrementi fino al 40% e all’abbassamento
dell’età degli ammalati. Non voglio fare terrorismo – ha aggiunto il
presidente – ma lo stop alla prevenzione, la diagnosi tardiva hanno
creato un peggioramento nella qualità e nella quantità della vita dei
malati oncologici. Dobbiamo ritornare a parlare di prevenzione e di
diagnosi precoce senza mai stancarci, guardando ad una realtà che
potrebbe essere felicemente modificata e superata se affrontata nei
tempi giusti”.
“Mi piacerebbe – ha concluso Schittulli – che altre realtà istituzionali
potessero usufruire della disponibilità della Lilt e che nel futuro si
possa investire in salute e in prevenzione ancor più che in cura delle
malattie. La guerra al cancro è l’unica guerra da dichiarare e da
vincere”.
La campagna di prevenzione oncologica presentata oggi è stata
realizzata grazie al protocollo firmato dalla presidenza e dal
coordinamento regionale Lilt e dal Comando della Brigata meccanizzata
Pinerolo. Dal 20 febbraio al 17 marzo, i militari avranno a disposizione
visite mediche specialistiche gratuite con i medici della Lilt di Bari e
quelli della Croce Rossa, per scongiurare patologie senologiche,
urologiche, nefrologiche, ginecologiche, endocrinologiche e
dermatologiche.
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