Spinaz: il cantautore pugliese torna con 'Fondotinta, un inno contro le discriminazioni

A quasi un anno di distanza dall’ep d’esordio “Le mie dinamiche”, che ne ha evidenziato versatilità, attitudine sperimentale ed una cifra stilistica in continua evoluzione, il cantautore pugliese Spinaz, torna in radio e nei digital store con il nuovo singolo 'Fondotinta',  un vero e proprio manifesto pop-rock contro discriminazione e body shaming.

“Fondotinta” supporta l’Associazione di Volontariato “Il Bucaneve”, ETS umbra fondata nel 2012 da Maria Grazia Giannini, il cui obiettivo è sostenere, attraverso l’ascolto e l’orientamento, persone e caregiver che vivono una situazione di sofferenza legata ai Disturbi del Comportamento Alimentare, alla violenza di genere e/o maltrattamenti vissuti all’interno delle relazioni affettive, cui Spinaz devolverà parte dei ricavati del pezzo stesso.

Ciao Mauro e grazie per questa intervista. Hai appena rilasciato “Fondotinta”, il tuo nuovo singolo che è un vero e proprio manifesto in musica contro body shaming e pregiudizi, ci racconti com’è nato?

Il brano ha avuto una lunga gestazione. Ci ho messo oltre un anno per completarlo, volevo che fosse diretto e incisivo ma allo stesso tempo orecchiabile.. Di solito scrivo di getto, sotto impulsi ed emozioni del momento. L'esigenza di scrivere questo testo è nata dopo il Festival di Sanremo dello scorso anno, quando Emma Marrone fu vittima di body shaming a causa di alcune frasi comparse sui social. Trovai l'episodio piuttosto disgustoso, non riuscivo proprio a tenermi dentro il dissenso. Questo ha finalmente trovato forma e forza in Fondotinta. 

Parte dei ricavati del brano, saranno devoluti all’Associazione di Volontariato “Il Bucaneve”, che si occupa di sostenere nel percorso di guarigione soggetti con Disturbi del Comportamento Alimentare e caregiver. Come è nata questa collaborazione?

Anche in questo caso c'è stato un processo di selezione. Sono entrato in contatto con diverse associazioni, sino a quando non ho trovato quella che rispecchiasse alla perfezione il messaggio del brano. Ci siamo sentiti, il pezzo è piaciuto parecchio ed è nata una collaborazione spontanea. L'obiettivo comune è quello di sensibilizzare tutti su un tema tanto delicato quanto importante. 

Sei nato a Taranto, quanto c’è della Puglia nella tua musica?

La Puglia ha un ruolo importante nella mia musica. In particolar modo ci sono i suoi colori, il rumore del mare e i tramonti d'estate che spesso affollano i miei testi. È come se fosse un pezzettino del mio cuore in cui vado a nascondermi per ritrovare la mia essenza. 

I tuoi brani affrontano spesso tematiche sociali; credi che molti degli artisti di oggi sentano ancora la responsabilità di dare voce ai cosiddetti “ultimi”? E quanto pensi sia importante farlo?

Negli ultimi anni secondo me si è un po' persa la voglia di affrontare certe tematiche con la musica e l'arte in genere. Tutto si consuma velocemente, non si ha il tempo di far arrivare e metabolizzare determinati concetti. Ecco allora che si sceglie spesso di comporre brani disimpegnati, per paura di allontanarsi dal successo commerciale. Io credo invece che sia molto importante anche rappresentare le emozioni di chi è in difficoltà, ovviamente col giusto tatto e rispetto. 

Che tipo di messaggio vuoi trasmettere al pubblico con questo pezzo?

Vorrei che tanti si rispecchiassero nel messaggio del brano. Che trovino la forza di amare se stessi per amare gli altri. Anche quando pensiamo di essere caduti in un buio profondo, dobbiamo essere coscienti che esiste qualcuno in grado di illuminare il nostro cammino. Bisogna solo aprire gli occhi per farsi abbracciare da quella luce che ci porterà alla rinascita. 

Hai già in mente progetti per il futuro?

Ho terminato di incidere il nuovo album, che vedrà la luce ad inizio autunno e conterrà 8 brani. Fondotinta è il primo estratto, il prossimo arriverà a fine Maggio. Si tratta di un progetto versatile, volevo emergessero tante sfumature della mia scrittura. 


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