LECCE - Sarà inaugurata a Lecce il 22
maggio presso l'UniSalento Community
Library (Museo dell'Ambiente, Ecotekne),
la personale d'arte contemporanea di
Francesco Danieli. Orari: dal lunedì al
venerdì, ore 8.00-20.30; il sabato, ore 8.00-
14.00. Sino al 16 giugno.
“Nguacchi” è il titolo della mostra curata da Cristina Mitola. Venti le opere esposte per sei settimane continuative, lavori originali per soggetto, tecnica e cromatismi, chiaramente riferibili allo stile eclettico dell'autore: natura e scorci urbani, sacro, profano ed erotico; olii su tela, carboncini acquerellati su cartone telato, carboncini su cartoncino artistico acquerellati al caffè. Tecnica, quest'ultima, che negli ultimi due anni ha reso Danieli un pittore apprezzato in Italia e all'estero, con quadri dovuti al suo pennello confluiti in collezioni statunitensi, tedesche e svizzere. I dipinti di Francesco Danieli (di Galatone, noto a molti come “Mesciu Cicciu”) sono carichi di rimandi allegorici che dimostrano le competenze simboliste dell'autore, storico e iconologo di chiara fama, tra gli intellettuali più stimati e prolifici nel Salento degli ultimi due decenni.
Tra i lavori esposti, una grafite e una sanguigna acquerellate al caffè, realizzate a quattro mani con l'artista Pamela Blago, salentina di origine e milanese di adozione. Un'occasione che gli amanti dell'Arte non possono lasciarsi sfuggire.
“Nguacchi” è il titolo della mostra curata da Cristina Mitola. Venti le opere esposte per sei settimane continuative, lavori originali per soggetto, tecnica e cromatismi, chiaramente riferibili allo stile eclettico dell'autore: natura e scorci urbani, sacro, profano ed erotico; olii su tela, carboncini acquerellati su cartone telato, carboncini su cartoncino artistico acquerellati al caffè. Tecnica, quest'ultima, che negli ultimi due anni ha reso Danieli un pittore apprezzato in Italia e all'estero, con quadri dovuti al suo pennello confluiti in collezioni statunitensi, tedesche e svizzere. I dipinti di Francesco Danieli (di Galatone, noto a molti come “Mesciu Cicciu”) sono carichi di rimandi allegorici che dimostrano le competenze simboliste dell'autore, storico e iconologo di chiara fama, tra gli intellettuali più stimati e prolifici nel Salento degli ultimi due decenni.
Tra i lavori esposti, una grafite e una sanguigna acquerellate al caffè, realizzate a quattro mani con l'artista Pamela Blago, salentina di origine e milanese di adozione. Un'occasione che gli amanti dell'Arte non possono lasciarsi sfuggire.
“Il tema della mostra – spiega il prof. – è
un percorso di quiete e movimento, morte e
rinascita, piacere e purificazione,
contemplazione e movimento, che passa dal
tipico paesaggio di Terra d'Otranto alle sue
architetture simbolo, guardando negli occhi
alcune celebrità del mondo dello spettacolo
(Monica Bellucci, allegoria della bellezza;
Gianni Morandi, incarnazione dell'eterna
giovinezza; Andrea Delogu, metafora
dell'energia vitale), giungendo alle soglie del
trascendente. Il tutto reso abilmente con
pochi tratti e sapienti macchie di caffè. Sì,
caffè. Intinto direttamente dalla tazzina.
Ogni mattina, prima dell'alba...”.