Trasformazioni: l’arte e la tecnica in una scuola che cambia
'Paesaggio tv', Mario Schifano |
"Le trasmissioni, della durata di 30/40 minuti ciascuna, dovranno attendere a stimolare il dibattito scolastico intorno all’educazione delle arti, considerato “lo stato delle cose” in cui versa l’istruzione artistica e tecnica all’interno delle diverse fasce della scuola.
Nei programmi della scuola elementare del 1985 e’ scritto che “con l’educazione all’immagine si pone in evidenza che la ricchezza del vivere umano non è conoscibile ed esprimibile solo attraverso i sistemi di segni, perché vi è il mondo delle forme, delle raffigurazioni, dei colori, del movimento, ecc., con i quali ci si può esprimere e si può comunicare”: in realtà i nuovi programmi sollecitano il corpo docente a superare l’antica dicotomia che sempre a scisso le attività astratte del pensiero da quelle concrete. La “mano” è l'organo dell’intelligenza (Montessori), la mano è possibilità di conoscenza, di sviluppo dell’apprendimento e delle capacità creative dell’uomo.
Nei programmi della scuola elementare del 1985 e’ scritto che “con l’educazione all’immagine si pone in evidenza che la ricchezza del vivere umano non è conoscibile ed esprimibile solo attraverso i sistemi di segni, perché vi è il mondo delle forme, delle raffigurazioni, dei colori, del movimento, ecc., con i quali ci si può esprimere e si può comunicare”: in realtà i nuovi programmi sollecitano il corpo docente a superare l’antica dicotomia che sempre a scisso le attività astratte del pensiero da quelle concrete. La “mano” è l'organo dell’intelligenza (Montessori), la mano è possibilità di conoscenza, di sviluppo dell’apprendimento e delle capacità creative dell’uomo.
Nei programmi della scuola media viene oltre modo sottolineato il ruolo dell’educazione artistica all’interno anche di un discorso interdisciplinare per una diversa organizzazione della scuola stessa, per un recupero degli allievi in difficoltà, per un’occasione di maggiore crescita per tutta la popolazione scolastica; nella scuola dell’infanzia poi I momenti salienti attraverso i quali viene determinato il “futuro” del bambino sono rappresentati dal gioco e tale attività espressive.
Il dibattito parlamentare e sindacale sulla riforma della secondaria riconduce il discorso ad una più attenta riflessione intorno all’asse artistico poiché ripropone con più evidenza le problematiche che investono la formazione e la riqualificazione del personale in servizio che, talvolta, poco considera le valenze didattiche, pedagogiche e psicologiche dell’educazione artistica. Particolare attenzione poi deve essere concessa alle Accademie che dovrebbero fornire i docenti particolarmente qualificati, nuove professionalità, designers, scenografi, artisti.
Il dibattito parlamentare e sindacale sulla riforma della secondaria riconduce il discorso ad una più attenta riflessione intorno all’asse artistico poiché ripropone con più evidenza le problematiche che investono la formazione e la riqualificazione del personale in servizio che, talvolta, poco considera le valenze didattiche, pedagogiche e psicologiche dell’educazione artistica. Particolare attenzione poi deve essere concessa alle Accademie che dovrebbero fornire i docenti particolarmente qualificati, nuove professionalità, designers, scenografi, artisti.
L’ambizioso progetto di equiparare le Accademie alle Università determina l’ulteriore considerazione che la rivisitazione critica del ruolo e della funzione dell’arte all’interno del sistema sociale, ambientale e scolastico contemporaneo è il fulcro per una ridefinizione teorica e pratica sia dell’arte che dell’attività espressive come prodotto del pensiero creativo, come strumento per generare creatività, come diversa organizzazione della scuola.
Le trasmissioni, il numero di quattro, saranno rivolte ai problemi della 1) Scuola dell’Infanzia, 2) Scuola elementare, 3) Scuola media, 4) Scuola superiore e Accademie.
Saranno prese in esame particolari esperienze didattiche e organizzative, aspetti teorici e storici, proposte e prospettive. Il racconto di una fiaba, diversa per ciascuno trasmissione, introdurrà le singole puntate; seguiranno poi le esperienze didattiche realizzate sul “campo” arricchite dalle interviste agli operatori scolastici, esperti della cultura e del mondo dell’arte, studiosi rappresentanti il Ministero della Pubblica Istruzione.
Le trasmissioni, il numero di quattro, saranno rivolte ai problemi della 1) Scuola dell’Infanzia, 2) Scuola elementare, 3) Scuola media, 4) Scuola superiore e Accademie.
Saranno prese in esame particolari esperienze didattiche e organizzative, aspetti teorici e storici, proposte e prospettive. Il racconto di una fiaba, diversa per ciascuno trasmissione, introdurrà le singole puntate; seguiranno poi le esperienze didattiche realizzate sul “campo” arricchite dalle interviste agli operatori scolastici, esperti della cultura e del mondo dell’arte, studiosi rappresentanti il Ministero della Pubblica Istruzione.
In modo particolare per la Scuola dell’Infanzia saranno analizzate le valenze educative del “gioco” e di tutti i linguaggi non verbali; per la Scuola elementare saranno presi in considerazione i “laboratori creativi” come luogo ideale per il superamento delle antiche concezioni scolastiche; per la Scuola media sarà esaminato il ruolo delle attività espressive per una reale di organizzazione della scuola; per la Scuola superiore e le Accademie sarà discusso “lo stato delle cose” per una progettazione in divenire.
Saranno invitati il Prof. Filiberto Menna, noto critico d’arte, docenti universitari come il Prof. Franco Fanizza, ordinario di estetica e la Professoressa Franca Pinto Minerva, ordinario di Pedagogia (Università di Bari) , il Prof. Cesare Musatti, psicoanalista, il Prof. Andrea Canevaro, Ordinario di Pedagogia speciale, il Capo dell’Istruzione artistica del Ministero per la Pubblica Istruzione, il Sottosegretario di Stato e il Ministro per la Pubblica Istruzione, oltre ad esperti nel settore dei linguaggi visivi come il Prof. Marco Dallari e il Prof. Pino Parini.
Le musiche saranno scelte sia nel repertorio classico che contemporaneo in modo da sottolineare la circolarità del discorso educativo".
Saranno invitati il Prof. Filiberto Menna, noto critico d’arte, docenti universitari come il Prof. Franco Fanizza, ordinario di estetica e la Professoressa Franca Pinto Minerva, ordinario di Pedagogia (Università di Bari) , il Prof. Cesare Musatti, psicoanalista, il Prof. Andrea Canevaro, Ordinario di Pedagogia speciale, il Capo dell’Istruzione artistica del Ministero per la Pubblica Istruzione, il Sottosegretario di Stato e il Ministro per la Pubblica Istruzione, oltre ad esperti nel settore dei linguaggi visivi come il Prof. Marco Dallari e il Prof. Pino Parini.
Le musiche saranno scelte sia nel repertorio classico che contemporaneo in modo da sottolineare la circolarità del discorso educativo".