FRANCESCO GRECO - “Amava stare tra la gente”. Epitaffio più
bello, e più vero, non si poteva scrivere in
morte dell’architetto romano Giusto Puri
Purini, da otto anni in Terra d’Otranto.
L’ha scritto, con un caldo, affettuoso
applauso, una folla commossa di
intellettuali, artisti, tecnici, urbanisti,
amministratori, gente del cinema,
persone comuni, radunata prima nella
stupenda Chiesa Madre intitolata alla
Natività dove ieri si è svolto il funerale e
poi a Piazza Pisanelli per un calice di
vino, a Tricase (Lecce).
“Ha cercato la bellezza, l’ha trovata, l’ha
donata agli altri”, ha aggiunto
nell’orazione funebre don Flavio Ferraro.
L’architetto, figlio di un ambasciatore,
sarà cremato e le sue ceneri sparse in
mare: erano le sue volontà.
Ma chi è stato davvero GPP? Lo
chiediamo alla sorella Annamaria,
giornalista di Radio Vaticana: “Una delle
persone piu' creative che abbia mai
conosciuto”.
Ricordiamo la sua infanzia romana?
“Fin da piccolo, non c'era un attimo che
non lo vedesse impegnato nel disegnare,
scrivere, progettare. Trascinava il fratello
Antonio nel telefono senza fili, nei tappi
personalizzati di tutte le squadre di calcio
e mille altre iniziative”.
Si era speso subito nell’impegno
sociale, come del resto qui in Salento:
condivideva tutte le battaglie a favore
dell’ambiente, il paesaggio, la natura…
“Pieno di vita, da ragazzo aveva
partecipato a movimenti di protesta,
abbracciato cause che gli stavano a
cuore. Fu anche un appassionato
ballerino di Rock fan di Elvis Presley, che
ando' ad ascoltare in America”.
Dal rock alla passione per le
discoteche dal punto di vista tecnico
fu tutt’uno…
“Le progetto' e divennero le piu'
frequentate ed eleganti di Roma. Ma
progetto' anche ville, alberghi di extra
lusso, in Italia e all'estero”.
E non solo…
“Progetto' addirittura una citta' in India e
disegno' il padiglione italiano per le
Olimpiadi culturali di Los Angeles negli
anni ‘80”.
Sempre in giro per il mondo, a
esplorare nuove culture e civiltà…
“Appassionato viaggiatore, con la sua
adorata Tamara e l'amatissimo figlio Nur
ha girato il mondo”.
In Salento, nella sua stupenda casa
del sole, adesso faceva il nonno…
“In questi ultimi anni era stato un nonno
orgoglioso di Luce ed era affascinato
dalla Puglia e dall’affettuosa accoglienza
in questi luoghi meravigliosi”.
Un ultimo messaggio?
“Ciao Giusto, una parte di me se ne va
con te. Riposa in pace”.
0 Commenti