'Voiceat' a Milano, una voce dalla parte delle donne

MILANO - Mercoledì 22 novembre, Voiceat, l'innovativa maison pugliese di moda etica e solidale fondata da Annalaura Giannelli , scrittrice e consulente aziendale, approderà a Milano (via della Spiga, 7) per essere presentata a giornalisti, media, buyer, amanti della moda e curiosi.

Il brand - di cui è emblematico ed esplicativo il logo: il profilo di una donna stilizzata che grida per essere ascoltata (Voiceat sta, infatti, per “dare voce a” chi voce non ha) - è dedicato a shopping bags artigianali e accessori moda ed intende veicolare messaggi etico sociali al fine di accendere i riflettori su tematiche (come la violenza di genere e la discriminazione, ma anche la sperimentazione o la vivisezione sugli animali) troppo spesso relegate ad avere visibilità in rari momenti istituzionali o a seguito di eventi drammatici, creando così una rete di solidarietà e condivisione e una maggiore consapevolezza sul tema di cui si fa interprete il prodotto couture.

Una parte dei ricavati delle vendite vengono destinati ad associazioni o enti che operano a favore delle categorie svantaggiate di riferimento (l'azienda startata ad aprile scorso è già riuscita in due occasioni a offrire un contributo economico al Centro di primo ascolto contro la violenza di genere “la Girandola” di Lecce).

Bellezza, etica ma anche arte: queste le parole chiave oltre ad artigianalità italiana in un progetto che intende compiere una rivoluzione socio culturale nobilitando la Moda.

“La Moda può e deve divenire etica, interpretando e facendosi carico dei bisogni delle creature più fragili ed indifese e dando loro voce”. E' questo il pensiero ispiratore di Annalaura Giannelli che ha voluto creare un fashion brand di fascia alta che sposasse e sostenesse cause solidali.

Una Moda intesa come strumento potente ed immediato di comunicazione, per veicolare non solo fascino e bellezza ma anche valori come la pace, la tolleranza, il rispetto, l'amore per la flora e la fauna; una Moda in grado di declinare non più solo modelli estetici, ma anche etici e comportamentali.

La produzione Voiceat, rigorosamente Made in Italy (anzi Made in Puglia) è ricca di allure e raffinata originalità. Sulle bag Voiceat e su molti degli accessori del neo nato brand pugliese compaiono immagini tratte da opere d'arte di autori più e meno noti come il coevo ritrattista andaluso Josè Maria Pena (da cui l'iconica borsa in canvas e manici in bambù dedicata a Maria Maddalena) o la celebre pittrice francese Etenniette Johan, del secolo scorso, innamorata dell'Africa e della meravigliosa fauna da cui è popolata, divenuta sua fonte di ispirazione.

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