Pugliesi nel mondo, Caroli e Perrini: 'Per chi decide di tornare la Regione dovrebbe provvedere al reinserimento, ma non è così'


BARI - "Da sempre i pugliesi sono stati ambasciatori della propria regione nel mondo. Innamorati della propria terra, l’hanno fatta scoprire a tutte le latitudini, raccontandola e trasmettendo la propria passione in ogni angolo del mondo. Per questo la Regione Puglia con un’apposita legge regionale del 2000 ha riconosciuto l’importanza della presenza di uomini e donne pugliesi nel mondo, quali custodi e testimoni dei valori e delle bellezze del territorio regionale e perciò sostiene iniziative che consolidino il legame dei pugliesi con la terra di origine, per rinsaldarlo attraverso il loro coinvolgimento in attività che promuovano la Puglia e favoriscano il ‘turismo delle radici’. Ma nei giorni scorsi ci sono pervenute numerose segnalazioni da parte di emigrati pugliesi che segnalano la difficoltà di ricevere risposte dai Comuni di residenza, mentre dovremmo sostenere fortemente gli interventi per il sostegno e il reinserimento sociale, economico ed assistenziale a chi rientra in Puglia" hanno dichiarato, in una nota, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli e Renato Perrini.

"Per questo motivo, nelle scorse ore abbiamo protocollato una richiesta di audizione in terza commissione per audire l’assessore al Welfare Rosa Barone al fine avviare un tavolo di confronto per comprendere quali siano gli atti consequenziali alla Legge Regionale 23/2000 - in particolare - sono previsti interventi per il reinserimento sociale abitativo e produttivo dei lavoratori emigrati e delle loro famiglie che rientrano nella Regione" hanno dichiarato ancora i consiglieri regionali Luigi Caroli e Renato Perrini.

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