Totò 'Vasa-Vasa' for president


FRANCESCO GRECO
- L’attore siciliano Franco Franchi (1928-1992) morì disperato: fu accusato di associazione esterna di stampo mafioso. Un comico di successo incontra tante persone: senza saperlo aveva stretto la mano a un uomo d’onore?

Accadde anche a Mario Merola (1934- 2006): cantava ai matrimoni con 2-300 invitati. Magari la fedina penale di qualcuno non era immacolata, ma come faceva a saperlo l’interprete di “Guapparia”? Stessa accusa al “divo” Giulio Andreotti (1919-2013): dissero che aveva baciato Totò Riina (1930-2017). Rispose col solito aplomb vecchia Roma fra Belli e Trilussa: “Nella mia vita ho baciato solo mia moglie!”.

Silvio Berlusconi (1936-2023), come direbbe il suddetto Andreotti, se la cercò: non aveva cavalli, solo maneggi (palazzinaro, tycoon tv, politica) ma ad Arcore aveva lo stalliere siciliano Vittorio Mangano (1940- 2000).

Insomma: è un reato facile da commettere e ancor più da contestare, con cui le toghe tengono stretti i politici per gli attributi. Perché, all’italiana, ognuno aspetta che tocchi all’altro per fargli la morale e specularci. Contenti loro…

Reato soggettivo, discutibile, diciamo. E non solo perché già Machiavelli aveva separato la morale dalla politica - altrimenti il Principe dovrebbe andare a lavorare - non dall’etica, che è cosa filologicamente diversa. Sulla graticola in questi giorni di liste per le Europee di giugno è finito Salvatore “Totò” Cuffaro, ex presidente della Regione Sicilia e oggi segretario della Dc. E’ stato ospite di Rebibbia 5 anni per “favoreggiamento”, ha pagato ma ai giustizialisti da bancarella non basta.

Moralisti un tanto al chilo, forcaioli, inclusivi sempre in stand-bye con un sit-in, un flash- mob, almeno una fiaccolata, quando si tratta di esprimere solidarietà astratta, con cause distanti 10mila km, hanno da ridire. In testa Travaglio, e poi a seguire.

Sempre sulla cattedra, “proprietari” in esclusiva dei buoni valori, come quella famosa e velenosa frase che Bertolt Brecht piazza nella sua immortale “Opera da tre soldi”: (“Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati”).

Forse Cuffaro ha sbagliato a dire che ha in dotazione 140mila voti? Essendo stato governatore di una Regione importante, magari ce li ha davvero: dentro le istituzioni si hanno contatti, incontri, relazioni.

E’ attribuita allo storico leader del Psi Pietro Nenni (1891-1980): “Gareggiando a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura”.

Nel Paese dove il più pulito ha la rogna, chi è garantista, come direbbe Diego Abatantuono, al ciento per ciento, pensa che Totò “Vasa-vasa” ha tutto il diritto di candidarsi come tanti altri, che magari sono sfuggiti alle maglie della giustizia. E’ un uomo libero. Perché non dovrebbe farlo?

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