Tragedia sul lavoro a Taranto: morto operaio folgorato su un cantiere

TARANTO - Una tragedia ha colpito la città di Taranto, dove un uomo di 58 anni, Angelo Cotugno, è stato tragicamente ucciso da una scarica elettrica sul luogo di lavoro, mentre si trovava impegnato nei lavori per la costruzione di un ponte alla periferia della città. Cotugno, originario di San Marzano di San Giuseppe e dipendente della ditta Semat, è stato folgorato durante le operazioni sul cantiere.

L'incidente ha scosso profondamente la comunità locale, suscitando una forte reazione da parte dei sindacati e delle autorità. Francesco Bardinella, segretario generale della FILLEA CGIL di Taranto, ha espresso un commento a caldo, sottolineando l'urgente necessità di individuare le responsabilità di questo tragico evento. Bardinella ha inoltre evidenziato le condizioni precarie in cui spesso si trovano a lavorare gli operai, soprattutto in contesti di appalti, chiedendo un intervento immediato per migliorare la sicurezza sul lavoro e prevenire ulteriori tragedie.

Analoghe preoccupazioni sono state espresse da Giovanni D'Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto, il quale ha sottolineato la necessità di cambiare le leggi sul lavoro e garantire la sicurezza delle persone. D'Arcangelo ha enfatizzato l'importanza di fermare questa "mattanza di persone" che perdono la vita sul lavoro, ribadendo l'impegno della CGIL nel combattere questa emergenza.

La comunità sindacale e civile di Taranto si mobilita per ricordare e protestare contro le morti sul lavoro, con un sit-in previsto sotto la Prefettura di Taranto il prossimo 11 aprile alle ore 11:00. Una forma di solidarietà e di richiesta di intervento urgente per porre fine a queste tragedie che colpiscono famiglie e comunità.

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