Mario Contino contro i falsi ricercatori del paranormale: 'Allarme sui pericoli della disinformazione'


BARI - Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente fenomeno che sfrutta la credulità delle persone per costruire vere e proprie "carriere" basate sull'inganno: i cosiddetti ghost hunters o "ricercatori del paranormale". Armati di strumenti tecnologici, spesso di dubbia utilità nelle mani di incompetenti del settore, e capaci di costruire narrazioni affascinanti, queste figure autoproclamatesi “esperte” alimentano credenze e superstizioni, facendo leva soprattutto sui social network per diffondere i loro contenuti e attrarre una vasta platea di seguaci. Uno dei metodi più comuni che utilizzano è la cosiddetta metafonia, ossia la presunta capacità di comunicare con i defunti tramite registrazioni audio.

Un pericolo per i più giovani

La caratteristica più preoccupante di questo fenomeno è il target che viene maggiormente attratto da tali contenuti: gli adolescenti. I giovani, spesso in cerca di risposte e di un'identità, sono facili prede di narrazioni accattivanti e inquietanti, che promettono mistero, emozioni forti e, soprattutto, un contatto diretto con l'aldilà. Questi "ricercatori" del paranormale sfruttano abilmente la vulnerabilità di questi ragazzi per aumentare la loro visibilità e guadagnare follower, senza però fornire alcuna prova scientifica concreta delle loro affermazioni.

In realtà, la metafonia e altre pratiche simili non hanno mai superato il vaglio della scienza, almeno non negli ambienti pubblici accessibili a questi soggetti. Numerosi studi condotti nel corso degli anni hanno mostrato come molti di questi fenomeni siano il risultato di suggestione, manipolazione o semplici coincidenze acustiche (pareidolia). Nonostante ciò, i video e i contenuti pubblicati da questi pseudo-ricercatori riscuotono enorme successo, spesso con decine di migliaia di visualizzazioni.

Mario Contino: la voce della verità

A prendere una posizione forte contro questi finti ricercatori è Mario Contino, vero studioso di fenomeni paranormali e autore di numerose pubblicazioni sul folklore internazionale. Contino è ben consapevole del fascino che il mistero esercita sull’essere umano, ma ci tiene a distinguere nettamente tra un approccio serio e razionale allo studio del paranormale e le pratiche ingannevoli diffuse sui social. "Il paranormale è un campo affascinante, ma va trattato con serietà e rispetto", afferma Contino. "Purtroppo, c'è chi ne approfitta per guadagnare facili consensi, soprattutto tra i più giovani, senza alcuna base scientifica a supporto delle proprie tesi." Contino sottolinea l’importanza della prova e del metodo scientifico anche in un campo complesso come quello del paranormale. La ricerca seria, a suo avviso, non può prescindere da un’attenta analisi e dalla verifica rigorosa dei fenomeni. Al contrario, i finti ricercatori evitano di sottoporre le proprie affermazioni a qualsiasi tipo di controllo oggettivo, affidandosi piuttosto a un mix di mistero, tecniche di montaggio video e suggestione collettiva.

Social Network: amplificatori di menzogne

L'enorme potere dei social network ha reso ancora più facile la diffusione di queste bufale. Piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube consentono a chiunque di pubblicare contenuti senza un adeguato controllo, favorendo così la viralità anche di materiale fuorviante. I finti ricercatori utilizzano abilmente questi mezzi per costruire un’immagine di sé come "esperti", sfruttando l'algoritmo delle piattaforme per ottenere visibilità. Il rischio è che le informazioni false si diffondano a macchia d’olio, lasciando poco spazio al dubbio critico.

L’importanza di educare i giovani

Per contrastare questo fenomeno dilagante, è essenziale investire nell'educazione critica, soprattutto nei confronti delle generazioni più giovani. I ragazzi devono essere messi in condizione di comprendere la differenza tra una ricerca scientifica e un semplice spettacolo costruito per intrattenere. Contino insiste sul fatto che il primo passo per combattere questi inganni è informare il pubblico su come distinguere una ricerca seria da un prodotto di fantasia: "Solo con l'educazione possiamo fermare l'avanzata di questi falsi ricercatori e proteggere le menti più influenzabili dal pericolo della disinformazione." poi aggiunge "anche io sono stato accusato più volte di essere un lestofante solo perché svolgo ricerche in ambito delle fenomenologie del paranormale, ovviamente non mi sono offeso, considerando ciò che viene proposto su piattaforme come Facebook, YouTube o TikTok la cosa non mi sorprende affatto".

In sintesi il fenomeno dei finti ricercatori del paranormale è un esempio lampante di come l'inganno possa sfruttare le debolezze umane per ottenere visibilità e successo. In un’epoca dominata dai social network, la responsabilità di combattere questa deriva è collettiva: occorre una presa di coscienza che coinvolga tanto i creatori di contenuti quanto il pubblico stesso. Figure autorevoli come Mario Contino continuano a portare avanti la battaglia per un approccio serio e rispettoso allo studio del paranormale, ricordandoci che la verità, per quanto meno spettacolare, è sempre il valore più alto da perseguire.