OTRANTO - Si è chiusa ieri, domenica 29 settembre, la 15^ edizione di OFF Otranto Film Festival, che si è
declinata al tema “Kaos”, con la cerimonia di premiazione dei film vincitori, nella Sala triangolare
del Castello Aragonese.
Sono intervenuti la direttrice artistica Stefania Rocca, Luciano Schito di Apulia Film Commission, in rappresentanza della presidente Anna Maria Tosto, il sindaco di Otranto Francesco Bruni. Hanno partecipato alcuni dei giurati della giuria professionale, Gian Gabriele Foschini, Louis Nero, Eileen Tasca, Nikolina Vučetić Zečetić, Alice Filippi, Demetra Bellina, e i giurati del Dams UniSalento. Ha presentato Bryan Ceotto.
Dieci i premi assegnati. I vincitori hanno ricevuto una creazione firmata futuroRemoto, pezzi unici in argento e pietre dure che nelle forme ricordano il tema del festival, il Kaos, una bottiglia formato magnum di vino Copertino riserva 2001 pensata e realizzata da Apollonio 1870 e una bottiglia personalizzata di olio extravergine di oliva salentino firmato Le Saittole.
“Io e il secco” di Gianluca Santoni è stato premiato per la “Miglior regia” (Motivazione: la direzione e la scelta dei giovani attori nel film porta il regista a mettere in campo un’ottima messa in scena in cui Gianluca Santoni mette una solida base per un futuro interessante nel mondo cinematografico), e anche per il “Miglior attore”, con i riconoscimenti assegnati a Francesco Lombardo e Andrea Lattanzi (Motivazione: premiamo Francesco Lombardo e Andrea Lattanzi per la loro straordinaria capacità di dare vita a personaggi unici, abbattendo le barriere generazionali attraverso l’interpretazione emozionante e autentica).
“Miglior film” è “Boomerang” di Shahab Fotouhi con la seguente motivazione: una cronaca originale della crisi di coppia in una Teheran contemporanea che non è stata mostrata così spesso. Lo sguardo sui rapporti tra gli esseri umani e sulla società può essere collocato anche in una prospettiva universale che fa sì che il film diventi poesia per il pubblico internazionale. Il premio “Miglior attrice” è andato alla giovane Fereshteh Hosseini, per il film “Dwelling among the gods” di Vuk Rsumovic. Motivazione: Fereshteh riesce a trasmettere il dolore e la frustrazione di una donna che lotta contro ogni potere in un’interpretazione sublime del suo ruolo. “Miglior sceneggiatura” a “Le successeur” di Xavier Legrand, Dominic Parenteau e Alexandre Postel, per la sua ambizione di mescolare diverse trame e generi, in una storia originale e inaspettata.
“Miglior colonna sonora” a Mina Panagiotis per il film “Boomerang” di Shahab Fotohui. Motivazione: la colonna sonora crea una combinazione di poesia e musica utilizzando la musica popolare tradizionale iraniana e la musica elettronica contemporanea.
A “Gondola” di Veit Helmer va il premio per la “Miglior fotografia”, assegnato a Goga Devdariani. Motivazione: La DOP riesce a raccontare il racconto con immagini fotografiche dall'occhio delicato e poetico.
“Dwelling among the gods” si aggiudica il premio per la “Miglior produzione”, assegnato a Mirko Bojovic. Motivazione: Realizzare un film su una guerra è drammatico, difficile e richiede molto coraggio. Il produttore ha realizzato questo film con un’eccezionale dedizione alla verità e una passione per il cinema.
La giuria degli studenti del Dams Unisalento ha premiato “Io e il secco” di Gianluca Santoni. Motivazione: il film trova il giusto equilibrio tra commedia e dramma, affrontando un tema complesso e doloroso come la violenza domestica senza cadere in toni forzatamente cupi, ma anzi usando l’ironia per disarmare e coinvolgere. Alla bellezza dei legami inaspettati, all’eccezionale combinazione delle interpretazioni, a una regia molto promettente e a scelte tecniche di grande impatto.
La giuria popolare, che ha votato liberamente al termine delle proiezioni, ha premiato “L’abbaglio” di Alessandra Cardone, produzione salentina.
Due le menzioni speciali: una “honorable mention” per “Such a resounding silence” di Emmanuelle Béart e Anastasia Mikova, per aver portato sullo schermo una storia così intima e oscura; a “Gondola” per il sound design, perché nel film immagini e suono scrivono la storia. OFF Otranto Film Festival è organizzato nell’ambito di Apulia Cinefestival Network, il festival rientra nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024”, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 204-2020, Azione 6.7. È prodotto da Apulia Film Commission e Otranto Film Lab, con il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, in collaborazione e con il contributo del Comune di Otranto e del DAMS Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Sostenuto da Apollonio 1870 e futuroRemoto gioielli.
Sono intervenuti la direttrice artistica Stefania Rocca, Luciano Schito di Apulia Film Commission, in rappresentanza della presidente Anna Maria Tosto, il sindaco di Otranto Francesco Bruni. Hanno partecipato alcuni dei giurati della giuria professionale, Gian Gabriele Foschini, Louis Nero, Eileen Tasca, Nikolina Vučetić Zečetić, Alice Filippi, Demetra Bellina, e i giurati del Dams UniSalento. Ha presentato Bryan Ceotto.
Dieci i premi assegnati. I vincitori hanno ricevuto una creazione firmata futuroRemoto, pezzi unici in argento e pietre dure che nelle forme ricordano il tema del festival, il Kaos, una bottiglia formato magnum di vino Copertino riserva 2001 pensata e realizzata da Apollonio 1870 e una bottiglia personalizzata di olio extravergine di oliva salentino firmato Le Saittole.
“Io e il secco” di Gianluca Santoni è stato premiato per la “Miglior regia” (Motivazione: la direzione e la scelta dei giovani attori nel film porta il regista a mettere in campo un’ottima messa in scena in cui Gianluca Santoni mette una solida base per un futuro interessante nel mondo cinematografico), e anche per il “Miglior attore”, con i riconoscimenti assegnati a Francesco Lombardo e Andrea Lattanzi (Motivazione: premiamo Francesco Lombardo e Andrea Lattanzi per la loro straordinaria capacità di dare vita a personaggi unici, abbattendo le barriere generazionali attraverso l’interpretazione emozionante e autentica).
“Miglior film” è “Boomerang” di Shahab Fotouhi con la seguente motivazione: una cronaca originale della crisi di coppia in una Teheran contemporanea che non è stata mostrata così spesso. Lo sguardo sui rapporti tra gli esseri umani e sulla società può essere collocato anche in una prospettiva universale che fa sì che il film diventi poesia per il pubblico internazionale. Il premio “Miglior attrice” è andato alla giovane Fereshteh Hosseini, per il film “Dwelling among the gods” di Vuk Rsumovic. Motivazione: Fereshteh riesce a trasmettere il dolore e la frustrazione di una donna che lotta contro ogni potere in un’interpretazione sublime del suo ruolo. “Miglior sceneggiatura” a “Le successeur” di Xavier Legrand, Dominic Parenteau e Alexandre Postel, per la sua ambizione di mescolare diverse trame e generi, in una storia originale e inaspettata.
“Miglior colonna sonora” a Mina Panagiotis per il film “Boomerang” di Shahab Fotohui. Motivazione: la colonna sonora crea una combinazione di poesia e musica utilizzando la musica popolare tradizionale iraniana e la musica elettronica contemporanea.
A “Gondola” di Veit Helmer va il premio per la “Miglior fotografia”, assegnato a Goga Devdariani. Motivazione: La DOP riesce a raccontare il racconto con immagini fotografiche dall'occhio delicato e poetico.
“Dwelling among the gods” si aggiudica il premio per la “Miglior produzione”, assegnato a Mirko Bojovic. Motivazione: Realizzare un film su una guerra è drammatico, difficile e richiede molto coraggio. Il produttore ha realizzato questo film con un’eccezionale dedizione alla verità e una passione per il cinema.
La giuria degli studenti del Dams Unisalento ha premiato “Io e il secco” di Gianluca Santoni. Motivazione: il film trova il giusto equilibrio tra commedia e dramma, affrontando un tema complesso e doloroso come la violenza domestica senza cadere in toni forzatamente cupi, ma anzi usando l’ironia per disarmare e coinvolgere. Alla bellezza dei legami inaspettati, all’eccezionale combinazione delle interpretazioni, a una regia molto promettente e a scelte tecniche di grande impatto.
La giuria popolare, che ha votato liberamente al termine delle proiezioni, ha premiato “L’abbaglio” di Alessandra Cardone, produzione salentina.
Due le menzioni speciali: una “honorable mention” per “Such a resounding silence” di Emmanuelle Béart e Anastasia Mikova, per aver portato sullo schermo una storia così intima e oscura; a “Gondola” per il sound design, perché nel film immagini e suono scrivono la storia. OFF Otranto Film Festival è organizzato nell’ambito di Apulia Cinefestival Network, il festival rientra nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024”, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 204-2020, Azione 6.7. È prodotto da Apulia Film Commission e Otranto Film Lab, con il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, in collaborazione e con il contributo del Comune di Otranto e del DAMS Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Sostenuto da Apollonio 1870 e futuroRemoto gioielli.