Bari: nuove regole per aprire locali e attività di somministrazione cibi e bevande

BARI - A Bari, chiunque voglia avviare un locale o un’attività di somministrazione di cibi e bevande dovrà seguire un iter autorizzativo ben definito. Questa proposta, elaborata dal Comune, sarà trasmessa ai cinque Municipi per ottenere un parere prima della discussione e approvazione in Consiglio comunale.

Zone a tutela elevata e semplice

Dopo un’attenta mappatura del territorio, il Comune ha individuato aree con diverse esigenze di tutela. Tra le zone considerate a tutela elevata rientrano l’Umbertino, via Mazzitelli a Poggiofranco e viale Amendola. In queste aree, l’obiettivo è migliorare la qualità dell’offerta ricettiva e la vivibilità, limitando il sovraffollamento e il potenziale impatto negativo di un’eccessiva concentrazione di attività.

Le altre zone saranno classificate come aree a tutela semplice, dove le normative saranno meno stringenti ma comunque orientate a uno sviluppo equilibrato. L’intento è promuovere uno sviluppo omogeneo della città, incentivando l’apertura di nuove attività in zone meno servite.

Nuove regole e punteggi

Chi farà domanda per avviare un’attività dovrà rispettare requisiti specifici che saranno valutati attraverso un sistema a punteggio. Le attività dovranno garantire il rispetto delle prescrizioni, delle condizioni e degli impegni stabiliti durante l’iter autorizzativo.

Questa regolamentazione mira a bilanciare la vivibilità delle aree più frequentate con l’esigenza di promuovere nuove opportunità economiche e sociali in tutta la città, evitando eccessi di concentrazione che potrebbero compromettere la qualità della vita dei residenti.

Con questa iniziativa, il Comune di Bari si propone di qualificare ulteriormente l’offerta ricettiva e commerciale della città, puntando a uno sviluppo più sostenibile e armonico.