Caso Bari: D'Attis chiede l'audizione di Piantedosi
NICOLA ZUCCARO - "Dal mancato scioglimento del Comune di Bari trapelano comunque elementi di interesse dell'Antimafia: perciò, durante il prossimo ufficio di presidenza, chiederò l'audizione in Commissione del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. E' un passaggio imprescindibile perchè la notizia del commissariamento di tre delle quattro aziende municipalizzate del Comune è un campanello d'allarme serissimo". Quanto riportato in questa nota trasmessa alla stampa barese nella serata di ieri dal Vice Presidente della Commissione Nazionale Antimafia, l'On. Mauro D'Attis (Forza Italia), potrebbe riportare in primo piano il Caso Bari.
Infatti, all'indomani della proclamazione dell'8 febbraio quale giornata di riscatto del capoluogo pugliese da parte del Sindaco, Vito Leccese, puntale è stata la presa di posizione della stessa Commissione parlamentare che può avvalersi, fra le sue prerogative, come nel caso del Comune di Bari, anche quella di interrogare quei soggetti esposti al rischio di infiltrazioni mafiose. Qualora l'Ufficio di Presidenza della Commissione Nazionale Antimafia dovesse accettare la richiesta presentata dall'On. D'Attis al medesimo ufficio, il Caso Bari potrebbe ancora riservare dei colpi di scena, anche a seguito delle dichiarazioni che Giacomo Olivieri renderà nell'udienza convocata per mercoledì 12 febbraio 2025 presso il Tribunale Penale di Bari.
La figura dell'ex consigliere regionale, arrestato il 26 febbraio 2024 nell'ambito dell'Operazione "Codice Interno", a prescindere dagli approfondimenti che intraprenderà la Commissione Nazionale Antimafia, resta ancora di fondamentale importanza per la conoscenza degli intrecci fra l'Amministrazione Comunale di Bari e la criminalità organizzata operante nel capoluogo pugliese. Ragion per cui, sulla base degli sviluppi che matureranno all'interno delle aule parlamentari e di quelle giudiziarie, la parola "fine" sul Caso Bari non può essere ancora scritta.