Xylella, Coldiretti Lecce: 'Servono più risorse per il reimpianto fermo al 17% nonostante 30 milioni in arrivo'


LECCE
- L’avanzamento dei reimpianti degli ulivi resistenti nelle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia è fermo al 17%, un dato allarmante che rallenta la rigenerazione del paesaggio e della produzione olivicola. Il nuovo decreto del MASAF, annunciato dal sottosegretario Giacomo La Pietra, stanzia ulteriori 30 milioni di euro per sostenere il ripristino del potenziale produttivo attraverso la piantumazione di cultivar resistenti o la riconversione ad altre colture.

Coldiretti Lecce accoglie positivamente il provvedimento, ma sottolinea l’urgenza di un secondo piano straordinario di rigenerazione, poiché ben 115mila ettari restano esclusi dal primo intervento da 300 milioni di euro. "A dodici anni dall’arrivo della Xylella che ha devastato il patrimonio olivicolo del Salento – afferma il presidente di Coldiretti Lecce, Costantino Carparelli – è fondamentale eliminare gli ulivi secchi ancora presenti nelle campagne e garantire finanziamenti adeguati per completare il lavoro avviato nell'ottica di una completa rigenerazione del territorio".

Il piano prevede contributi fino a 15mila euro per ettaro destinati alle aziende delle zone infette, con esclusione delle aree soggette a misure di contenimento. La Regione Puglia sarà responsabile dell’attuazione, con AGEA incaricata dell’erogazione dei fondi.

Per accelerare la ricostruzione del settore olivicolo, Coldiretti, Unaprol e CAI hanno istituito il Polo AntiXylella, una task force per supportare gli agricoltori nella realizzazione di nuovi impianti con cultivar resistenti come Lecciana, Leccio del Corno, Leccino e FS17. Il Polo fornirà piante certificate di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e un servizio di assistenza specializzata per la progettazione e gestione degli impianti, oltre a consulenze agronomiche e fitosanitarie.

"Serve un’azione rapida e coordinata a livello regionale, nazionale ed europeo per restituire al Salento il suo straordinario patrimonio olivicolo e produttivo e la bellezza unica del suo paesaggio" conclude Coldiretti Lecce.