Crollo a Bari, Vigili del Fuoco al lavoro tra le macerie: ricerche in corso per la donna dispersa. Ance: "Avviare processi di rigenerazione urbana"
BARI - Sono 19 le squadre dei Vigili del Fuoco al lavoro tra le macerie del crollo di via De Amicis, con il supporto del personale della Direzione VVF Puglia specializzato nel volo di droni. In aiuto sono giunte anche squadre da Foggia, Avellino, Caserta, Salerno, Napoli e una squadra di cinofili da Lecce. Le ricerche si concentrano nella zona al di sotto dell’appartamento della 74enne Rosalia De Giosa, l’unica persona ancora dispersa, dove fino alle prime luci dell’alba si riusciva a percepire il suono di un telefonino. Si alternano i lavori delle ruspe che rimuovono le macerie con quelli di un gruppo speciale addestrato per la ricerca di persone sotto le macerie.
Nell’area di via De Amicis sono operativi anche personale e mezzi di Amiu. Su disposizione del Centro operativo di Protezione civile è stato avviato un servizio di nebulizzazione d’acqua nelle aree interessate dal cantiere delle macerie, per contrastare la dispersione di polvere nell’ambiente. I mezzi successivamente interverranno anche su corso Benedetto Croce e viale della Repubblica.
Il presidente di Ance Bari e BAT, Nicola Bonerba, ha dichiarato che "il crollo del palazzo del quartiere Carrassi di Bari deve indurre tutti – amministrazioni comunali, organizzazioni datoriali e parti sociali, ordini professionali, condomìni e privati cittadini – a una riflessione sui benefici della riqualificazione del patrimonio immobiliare vetusto". Bonerba ha espresso "enorme amarezza per la disperazione di chi, nell’emergenza abitativa, purtroppo vive in condizioni precarie senza la possibilità di trovare soluzioni alternative".
Bonerba auspica che "anche il Comune di Bari e altri Comuni della Città metropolitana possano seguire l’esempio di alcune amministrazioni dell’hinterland cittadino e recepire la legge regionale 36/2023, incentrata sulle ristrutturazioni edilizie anche attraverso operazioni di demolizione e ricostruzione". Tale normativa prevede incentivi volumetrici e fiscali per favorire interventi di edilizia residenziale sociale, oltre a precise direttive per il miglioramento delle prestazioni energetiche e strutturali in chiave antisismica.
Secondo Bonerba, l’urgenza di tali interventi è evidente poiché oltre 12 milioni di edifici in Italia sono stati costruiti prima delle norme antisismiche del 1974 e delle direttive sull’efficienza energetica del 1976. Inoltre, la riconversione del patrimonio immobiliare vetusto è coerente con le politiche europee per il miglioramento delle prestazioni energetiche in ambito residenziale, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il presidente di Ance Bari e BAT sottolinea anche la necessità di avviare processi di rigenerazione urbana per individuare e riqualificare aree degradate, sperimentando soluzioni abitative temporanee per i residenti degli edifici destinati a sostituzione edilizia. "Si tratta di una sfida ambiziosa per il Paese – afferma Bonerba – che potrebbe innescare un virtuoso percorso di rigenerazione urbana, con particolare attenzione a quartieri come Libertà, Carrassi e San Pasquale".
Concludendo, Bonerba ribadisce la disponibilità dell’associazione Ance a un confronto con le amministrazioni comunali e gli attori coinvolti, per condividere strategie mirate a favorire questo processo virtuoso, anche attraverso forme di partenariato pubblico-privato.