Premio internazionale per la pace e la non violenza a Monteleone di Puglia: riconoscimenti a Lucia Capuzzi e Khady Sene
BARI - Monteleone di Puglia si conferma un punto di riferimento per l’accoglienza e l’inclusione, ospitando la sesta edizione del Premio internazionale per la pace e la non violenza in occasione della Giornata internazionale della Donna. Un evento che ha celebrato il talento e l’impegno delle donne nel costruire una società più equa e pacifica.
Alla cerimonia ha partecipato anche Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia, che ha sottolineato il valore simbolico del borgo:
“Monteleone di Puglia ha saputo trasformare la diversità in ricchezza. Questo premio ribadisce l’importanza di riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne in ogni ambito della società”, ha dichiarato.
Il premio è stato conferito a due donne che hanno dedicato la loro vita alla promozione della pace e della solidarietà:
- Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire, autrice di reportage sull’America Latina e promotrice del progetto Donne per la pace, dedicato a Vivien Silver, pacifista israeliana uccisa nell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
- Khady Sene, direttrice della Caritas Diocesana di Foggia-Bovino, arrivata dal Senegal in Italia nel 2013 e oggi impegnata nella mediazione culturale e nel volontariato.
Una storia di accoglienza e resistenza
Il premio si inserisce nella storia di Monteleone di Puglia, che nel 1942 fu teatro della “rivolta del grano”, una protesta popolare guidata dalle donne contro il regime fascista. Un episodio censurato dalla stampa italiana, ma riportato da Radio Londra come segnale di resistenza.
Oggi il borgo continua a essere un modello di integrazione, come evidenziato da Piemontese:
“Qui i valori dell’inclusione e della parità diventano azioni concrete. L’evento di oggi ne è una straordinaria testimonianza”.
Un riconoscimento che rafforza il messaggio di pace e giustizia sociale, portando avanti una tradizione di coraggio e impegno civile.