Molfetta, maestra aggredita verbalmente da un genitore davanti agli alunni: finisce in ospedale per un malore
L’episodio alla scuola primaria Cozzoli. La docente: “Ho avuto paura, serve rispetto per il nostro ruolo”. La Gilda degli Insegnanti chiede interventi urgenti del Ministero.
Molfetta – Un grave episodio di aggressione verbale ai danni di un’insegnante della scuola primaria “Cozzoli” ha scosso la comunità scolastica della città. Il fatto è avvenuto lo scorso 15 aprile, nel giardino dell’istituto, davanti agli occhi attoniti degli alunni. La docente, colpita da un malore in seguito all'accaduto, è stata trasportata in pronto soccorso.
Secondo quanto riferito, mentre la maestra si trovava all’esterno della scuola, un genitore si sarebbe avvicinato con toni minacciosi e aggressivi, urlandole insulti e accusandola di essere “maleducata”, a seguito di presunte incomprensioni avvenute nei giorni precedenti. La donna è riuscita a mantenere il controllo e a riportare la classe all’interno dell’edificio, ma poco dopo ha accusato un forte malore.
“Non è semplice, è una situazione emotivamente complessa. Ho avuto tanta paura – ha raccontato l’insegnante – perché il genitore si è avvicinato parecchio e mi ha urlato quasi in faccia. Quando sono entrata in classe tremavo: non riuscivo nemmeno a bere un goccio d’acqua”.
Dopo qualche giorno di assenza coinciso con le vacanze pasquali, la maestra ha ripreso il lavoro, pur ammettendo la difficoltà nel tornare in aula: “Non voglio far finta che non sia successo nulla. Dobbiamo dare un segnale. Serve rispetto per noi e per i nostri alunni. In tanti anni di carriera non mi era mai successa una cosa così grave”.
L’episodio ha generato forte indignazione anche tra i sindacati. La Gilda degli Insegnanti di Bari ha diffuso una nota in cui esprime solidarietà alla docente e condanna il gesto:
“Reputiamo intollerabile il comportamento del genitore, che in modo inopportuno e irrispettoso ha messo in discussione la professionalità dell’insegnante, minandone la credibilità davanti agli alunni, ai colleghi e alle famiglie. Ancora una volta ci troviamo a riflettere sulla pesante ingerenza delle famiglie nella sfera della scuola e sulla pericolosa contrapposizione tra due agenzie educative che dovrebbero essere alleate”.
Il sindacato ha poi lanciato un appello alle istituzioni scolastiche e al Ministero dell’Istruzione, chiedendo interventi urgenti e decisi per garantire la sicurezza del personale docente e tutelare il loro ruolo fondamentale nel percorso formativo delle nuove generazioni.
Un episodio che riapre il dibattito sul clima di tensione che, sempre più spesso, si respira nelle scuole italiane e che pone con urgenza la questione del rispetto reciproco tra famiglie e docenti, perché – come ha ricordato la stessa insegnante – “la scuola deve restare un luogo sicuro, sereno e rispettoso per tutti”.