13 maggio 2025: sciopero nazionale degli educatori anche in Puglia. Manifestazione regionale alla Presidenza della Regione


BARI - Il 13 maggio 2025 sarà una data importante per il settore dell’educazione e dell’assistenza scolastica: educatori ed educatrici di tutta Italia sciopereranno, e anche in Puglia si mobiliteranno per far sentire la propria voce. Una manifestazione regionale è stata indetta a Bari, davanti alla Presidenza della Regione, per rivendicare diritti fondamentali troppo spesso ignorati.

La protesta si inserisce nell’ambito dello sciopero nazionale proclamato da USB e CUB, che denunciano una situazione diventata ormai insostenibile. Al centro delle rivendicazioni, l'urgenza di porre fine alla privatizzazione dell’assistenza agli studenti disabili, sia in ambito scolastico che domiciliare. Un servizio pubblico tanto delicato – sottolineano i sindacati – non può essere lasciato nelle mani di enti privati che ne traggono profitto, compromettendo sia le condizioni di lavoro degli operatori sia la qualità dell’assistenza offerta agli utenti.

Le richieste: internalizzazione e dignità lavorativa

La piattaforma dello sciopero pone come obiettivo primario l’internalizzazione del servizio e del personale educativo, eliminando l’intermediazione di cooperative e imprese sociali. Il ricorso al contratto collettivo sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, che consente l’utilizzo del part-time ciclico-verticale, viene definito “aberrante”: in questo modello, con la chiusura delle scuole, i lavoratori perdono anche il diritto alla retribuzione, nonostante la continuità educativa dovrebbe essere garantita.

Pei ignorati e fondi a termine: un sistema malato

Altro nodo critico riguarda il mancato rispetto delle ore di assistenza previste dai PEI (Piani Educativi Individualizzati), sempre più spesso sacrificati sull’altare dei limiti di spesa e dei finanziamenti a termine. Una pratica che danneggia direttamente gli studenti più fragili, cui non viene assicurato un percorso educativo coerente e continuativo.

L’appello alla Regione Puglia

USB e CUB tornano quindi a chiedere con forza l’apertura di un tavolo tecnico con la Regione Puglia per avviare il percorso di internalizzazione degli educatori ed educatrici. Un passo che non solo garantirebbe tutele e stabilità al personale, ma rappresenterebbe anche un investimento concreto nella qualità dell’inclusione scolastica.

Il 13 maggio sarà una giornata di mobilitazione, denuncia e proposta. Gli educatori e le educatrici non si limiteranno a scioperare: saranno in piazza, visibili, determinati a difendere il proprio ruolo e la dignità del servizio pubblico.