Consiglio regionale, polemica sul deficit sanitario. Conserva (Lega): “Chiesta collaborazione, ma bocciati i nostri emendamenti”
BARI - Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale della Puglia, il dibattito sul ripiano del deficit sanitario ha acceso lo scontro tra maggioranza e opposizione. Al centro della polemica, il voto sulla manovra da 174 milioni di euro, proposta dalla Giunta per coprire il disavanzo accumulato nel settore sanitario.
A intervenire con toni duri è stato il capogruppo della Lega, Giacomo Conserva, che ha espresso “profonda amarezza” per il mancato accoglimento di due emendamenti da lui presentati: “Praticamente la maggioranza chiedeva all’opposizione l’assoluzione dai propri peccati senza concedere nulla alle richieste avanzate”, ha affermato Conserva.
Il consigliere ha ricordato come il presidente della Regione Michele Emiliano avesse chiesto un “gesto di buona volontà” da parte delle opposizioni, invitandole a sostenere la manovra nonostante – secondo Conserva – “tutte le responsabilità di questo disastro siano da attribuire al governo regionale”.
Conserva ha spiegato nel dettaglio i contenuti dei suoi emendamenti respinti dall’Aula: il primo prevedeva l’istituzione di una cabina di regia per la centralizzazione degli acquisti nella sanità, coinvolgendo direttori generali e dirigenti del bilancio, per garantire una gestione più efficiente delle risorse. “La Puglia è l’unica regione in cui non esistono acquisti centralizzati”, ha sottolineato.
Il secondo emendamento proponeva l’adozione di un sistema informatico per il monitoraggio quotidiano della spesa sanitaria, in modo da prevenire sprechi e splafonamenti.
“Alle mie domande non è stata data alcuna risposta – ha aggiunto Conserva – e tutte le inadempienze vengono ignorate, a partire dalla sistematica presentazione in ritardo dei bilanci preventivi delle ASL, che impedisce una corretta programmazione della spesa sanitaria”.
Il capogruppo leghista ha concluso definendo “arrogante” l’atteggiamento della maggioranza: “La più grande amarezza deriva dalla noncuranza mostrata dal governo regionale verso le proposte costruttive dell’opposizione, pur chiedendoci collaborazione e un voto favorevole. Siamo senza parole”.
La questione del deficit sanitario pugliese resta dunque al centro del confronto politico, con l’opposizione che continua a denunciare la gestione ritenuta fallimentare da parte della Giunta.