Corato, arrestato con droga ed esplosivi: blitz della Polizia sventa pericoli per la collettività


CORATO – Un uomo è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta dagli agenti del Commissariato di P.S. di Corato, ha portato alla scoperta di droga pronta per la vendita, materiale per il confezionamento, una mazza da baseball e, soprattutto, quattro ordigni esplosivi artigianali.

Nervosismo e controlli: scatta la perquisizione

L’intervento è scattato nella tarda serata del 30 aprile, quando una pattuglia ha fermato un’autovettura priva di copertura assicurativa. Il conducente ha mostrato un comportamento nervoso e insofferente, insospettendo gli agenti che hanno deciso di procedere con una perquisizione personale e del veicolo, estendendola poi all’abitazione dell’uomo.

La scoperta: droga, armi e esplosivi

Il controllo ha portato al sequestro di 380 grammi tra marijuana e hashish, già suddivisi in dosi pronte allo spaccio, materiale per il confezionamento, bilancini di precisione, una mazza da baseball e quattro manufatti esplosivi artigianali cilindrici ad alto potenziale deflagrante. Gli esplosivi, di manifattura artigianale e illegale, sono stati valutati come estremamente pericolosi dagli artificieri della Questura di Bari, intervenuti per la messa in sicurezza dell’area.

Arresto e custodia cautelare

Al termine delle operazioni, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto di oggetti atti ad offendere e detenzione illegale di esplosivi. Su disposizione della Procura di Trani, che coordina le indagini, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Trani.

All’esito dell’udienza di convalida, il GIP ha disposto la custodia cautelare in carcere. È stato inoltre convalidato il sequestro probatorio del materiale rinvenuto.

Presunzione di innocenza

Si ricorda che, come previsto dalla normativa vigente, l’indagato è da considerarsi non colpevole fino a condanna definitiva.